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Politica | 22 febbraio 2024, 20:00

Il lavoro in montagna come custode del patrimonio culturale e ambientale

Strategie per mantenere vive le tradizioni lavorative e promuovere lo sviluppo nelle zone montane. Una riflessione di Elisa Tarasco che ha aperto l’azienda agricola biologica “Essenza Monviso” a Pian della Regina di Crissolo in alte valle Po

Elisa Tarasco davanti al laboratorio della sua azienda agricola "Essenza Monviso" in località Pian della Regina a Crissolo

Elisa Tarasco davanti al laboratorio della sua azienda agricola "Essenza Monviso" in località Pian della Regina a Crissolo

Il valore delle professioni in montagna, dalle più tradizionali alle più attuali, evidenziano il ruolo cruciale nel preservare il patrimonio culturale e ambientale in un territorio in cui non è sempre facile poter lavorare.

Una riflessione di Elisa Tarasco che in montagna, nella località Pian della Regina di Crissolo, ha aperto a 1800 metri d'altitudine, l’azienda agricola biologica ‘Essenza Monviso’, in cui si occupa della coltivazione e trasformazione delle erbe officinali.

In che modo le professioni tradizionali della montagna possono essere valorizzate e preservate?

Sono dell’idea che si debba continuare sulla strada intrapresa dalla Regione Piemonte per incentivare le Botteghe dei Servizi, sostenendo la creazione di nuove imprese e attività multifunzionali per contrastare l’abbandono delle Terre Alte e per favorire il recupero dei piccoli borghi creando una grande opportunità, sia per i residenti che per i turisti.

È importante riconoscere le professioni della montagna quali presidi per la conservazione del suo patrimonio: maestri di sci, guide alpine e naturalistiche, gestori dei rifugi.

Queste persone rappresentano i custodi del territorio facendo in modo che sia preservato sotto tutti i punti di vista.

Si deve, a mio avviso, puntare sulla valorizzazione e mantenimento delle scuole di montagna, dei presidi sanitari e le strutture per l’assistenza agli anziani e alle categorie deboli, inoltre incentivare la realizzazione di piazzali per l’atterraggio degli elicotteri”.

Quali sono, secondo lei, le misure necessarie per migliorare l'accesso alle infrastrutture digitali e ai servizi essenziali nelle zone montane e interne?

È essenziale favorire lo sviluppo delle infrastrutture per la continuità dei servizi di telefonia mobile e delle connessioni digitali e garantire l’accesso a internet quale priorità per lo sviluppo socio-economico dei comuni montani.

Questo potrebbe permettere anche maggiori possibilità di telelavoro, evitando gli spostamenti giornalieri per raggiungere i luoghi in cui si è impiegati.

Importante anche un’ottimizzazione razionale dei sistemi pascolivi montani e della strategia forestale per un corretto sfruttamento delle risorse naturali.

Senza dimenticare il sostegno al turismo e alle attività legate all'accoglienza.

In che modo si può sostenere l'agricoltura nelle zone montane?

Il sostegno all’agricoltura, ai suoi prodotti e alle tipicità locali fanno sì che il territorio di origine risulti valorizzato.

I marchi di riconoscimento dei territori possono assumere un'importanza fondamentale per le zone marginali, sia di montagna che delle aree interne.

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