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Attualità | 08 aprile 2024, 17:35

Iftar Street, a Saluzzo la cena condivisa tra piatti tipici e convivialità

Ieri sera, domenica 7 aprile, la serata sotto l’ala di ferro di piazza Cavour. Per il secondo anno è stata organizzata dalle comunità islamiche e associazioni saluzzesi

Saluzzo, Iftar street 2024: il sindaco Calderoni, il vescovo Bodo, il direttore Caritas Carlo Rubiolo, il vicesindaco Demaria, l'Imam di Saluzzo, il presidente del centro culturale islamico ed esponenti delle comunità cittadine di fede mussulmana

Saluzzo, Iftar street 2024: il sindaco Calderoni, il vescovo Bodo, il direttore Caritas Carlo Rubiolo, il vicesindaco Demaria, l'Imam di Saluzzo, il presidente del centro culturale islamico ed esponenti delle comunità cittadine di fede mussulmana

In piazza Cavour, l’ala di ferro piena di colore e animazione per la cena condivisa per l’Iftar. Per il secondo anno molta partecipazione all’iniziativa che ha fatto incontrare saluzzesi e cittadini di fede musulmana, nell’ora del pasto serale che rompe il digiuno quotidiano, durante il periodo del Ramadan.

L’idea organizzata dalle comunità islamiche e associazioni solidali tra cui Caritas, Makala, Saluzzo Migrante, Terres Monviso e SAI Cuneo (Sistema accoglienza e integrazione) e l'associazione culturale islamica, nasce come opportunità di scambio interculturale e di avvicinamento tra religioni.

Prima della cena, seguita alla preghiera di fedeli musulmani, ci sono stati momenti di musica, letture di poesie e riflessioni da parte di giovani e rappresentanti delle comunità.

Con loro il sindaco Mauro Calderoni, il vicesindaco Franco Demaria, esponenti della Giunta tra cui l'assessora alle Politiche sociali Fiammetta Rosso e culturali Attilia Gullino, il vescovo Cristiano Bodo, il direttore Caritas Carlo Rubiolo,  il presidente dell'associazione culturale islamica Mohammed Sellam, l’Imam di Saluzzo che hanno sottolineato il senso dell’iniziativa: l'impegno di uomini e donne delle diverse fedi per costruire città pacificate e solidali, nel segno profondo della propria tradizione religiosa che è tesa alla pace e all’aiuto di società fragili e frammentate. 

In piazza molta animazione, corse di bambini, tavole piene di cibo e piatti tipici, ricette del Magreb e l'immancabile pizza, thè alla menta servito dagli uomini delle comunità musulmane presenti nel territorio.

 

VB

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