Si è svolta a Roma, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, la presentazione del volume "Il poliedro della pace", che raccoglie gli atti del convegno dedicato al 60mo anniversario della famosa enciclica di papa Giovanni XXIII "Pacem in Terris".
Il convegno si è tenuto il 27 e 28 ottobre 2023 a San Giovanni Rotondo presso il complesso architettonico della chiesa di San Padre Pio, dove esperti e studiosi di fama internazionale si sono ritrovati a parlare di pace in un momento storico segnato da due terribili guerre a rischio di escalation: Russia Ucraina, Israele Palestina. Il volume sarà presentato a fine estate anche presso la Sala stampa vaticana e poi in molte altre città italiane.
Tra gli ideatori del Convegno, nonché membro del comitato scientifico il sindaco di Serralunga d'Alba, Sergio Moscone, che ha presentato un proprio contributo, riportato interamente nel volume, dedicato al sindaco di Firenze, Giorgio La Pira. Il sindaco Moscone, già docente e dottore di ricerca in Geografia Umana presso l'Università di Genova, ha presentato una dissertazione dal titolo: "Giorgio La Pira, geografo di pace. Tempi, metodi, luoghi e percorsi del Sindaco fiorentino profeta di una geografia del futuro".
Nella medesima ha voluto anche ricordare tutte le iniziative dedicate alla pace portate avanti come sindaco di Serralunga, non ultima 'vendemmia tricolore', edizione 2023, con l'imbandieramento dei 39 Cru di Serralunga con la bandiera italiana e quella della pace e gli appelli inviati al Presidente della Repubblica e alla presidente del Consiglio, a nome dell'intero Consiglio Comunale, a difesa dell'art. 11 della Costituzione Italiana.
"Da quando sono diventato sindaco, nel 2019,- ha detto Moscone - ho sempre avuto in mente la grande figura di Giorgio La Pira, uno dei Padri della nostra Costituzione e ho sempre cercato di ispirarmi a lui. Ancor più in questo momento terribile in cui sembra sempre più vicina la Terza Guerra Mondiale. La figura di questo "Sindaco santo", con le sue profetiche parole, i suoi gesti coraggiosi, i suoi viaggi, i suoi incontri con gli statisti di ogni parte del mondo, dovrebbe essere un modello da seguire per tutti i politici contemporanei, soprattutto italiani. Purtroppo non è così. Per questo ho voluto nel convegno, sia come geografo, ma più ancora come sindaco, parlare di questo grande profeta di pace. E sarei disposto ad andare ovunque a parlare di lui e della sua figura di grande Statista italiano, da Mosca a Kiev, da Washington a Gerusalemme e Gaza, come avrebbe fatto di certo lui se fosse ancora in vita. Di sicuro non sarebbe rimasto alla finestra a guardare, ma avrebbe bussato a tutte le porte pur di perorare la pace e scongiurare ogni possibilità di guerra".