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Al Direttore | 10 settembre 2024, 17:43

Il sindaco di Savigliano chiarisce, punto per punto, la questione di viale Piave

Un contenzioso che si è aperto con il costruttore e dovuto al cambiamento delle norme. Portera evidenzia come l'operato del Comune sia a tutela e nell'interessa della comunità

Il sindaco di Savigliano chiarisce, punto per punto, la questione di viale Piave

Gent.mo Direttore,
alla luce delle parole pubblicamente spese negli ultimi tempi riguardo l'intervento edilizio di Viale Piave credo sia opportuno un chiarimento ulteriore a beneficio dei cittadini rispetto a quanto già espresso dal sottoscritto nelle sedi formali.

La vicenda di detto edificio è sicuramente molto complessa e delicata, direi anche più di quanto credo percepiscano alcuni che pur hanno ritenuto di scrivere sul tema. E' una vicenda dal rilevantissimo peso economico, nella quale la normativa in vigore è cambiata in corso d'opera, nella quale uno stesso Ente ha già espresso per iscritto pareri esattamente opposti tra loro in due diverse occasioni a distanza di qualche mese, sulla quale è pendente un contenzioso sulla quale sia il TAR che il Consiglio di Stato finora in sede cautelare hanno accolto le tesi del Comune.

Eppure si tratta pur sempre di una normale vicenda amministrativa che semplicemente richiede massimo scrupolo, la giusta accortezza, professionalità e a volte strategia, vicenda nella quale è importante non trascurare alcun particolare, prevedere e prevenire ogni possibile novità ed intervenire di volta in volta al momento opportuno e nella maniera corretta al susseguirsi degli eventi, avendo comunque cura di cogliere tutti i suggerimenti e le considerazioni utili da chiunque provengano ma senza mai farsi condizionare da polemiche o - men che meno - da polveroni che spesso suscitano superficiali allarmismi e non danno risposte nè soluzioni.

Ricapitolando:
- il 5 settembre 2023 veniva concesso al costruttore richiedente un permesso di costruire, sulla base del piano regolatore saviglianese vigente e sulla base di una legge regionale n. 7 del 2022 che in sostanza consentiva di realizzare una maggior cubatura. Nel rilascio del permesso di costruire veniva precisato che lo stesso veniva concesso anche sulla base di una legge regionale su cui il Governo aveva posto la questione di costituzionalità davanti alla Corte Costituzionale. E' fatto notorio che, fino a quando una legge è vigente ogni amministrazione è obbligato ad applicarla;

- il permesso di costruire veniva rilasciato senza che fosse stata richiesta la autorizzazione paesaggistica regionale, in coerenza con la linea applicativa e interpretativa della normativa storicamente adottata non solo a Savigliano ma nella generalità dei territori piemontesi;

- nel mese di aprile 2024 la Regione, interpellata da alcuni consiglieri di Savigliano, ha
affermato che era corretta l'interpretazione del Comune di Savigliano che "non aveva"
richiesto l'autorizzazione paesaggistica regionale;

- nel mese di luglio 2024 la Regione, a seguito di diffida inviata dai ricorrenti e poi
nuovamente sollecitata da alcuni consiglieri saviglianesi e senza sentire la amministrazione di Savigliano, ha affermato invece la necessità dell'autorizzazione paesaggistica regionale; a quel punto la nostra amministrazione ha presentato le proprie controdeduzioni ed abbiamo motivo di ritenere che, passato il periodo delle ferie estive, in breve tempo potrà arrivare una ulteriore risposta della Regione. Questa amministrazione ovviamente è pronta ad agire di conseguenza qualunque sia la risposta della Regione, avendo valutato attentamente le varie ipotesi.

- frattanto il 14 luglio 2024 interveniva la sentenza della Corte Costituzionale la quale,
accogliendo il ricorso del Governo, annullava buona parte della Legge Regionale n. 7/2022, anche in punti rilevanti per il permesso di costruire in questione; era uno dei due scenari ampiamente previsti e facilmente prevedibili;

- a differenza di quanto espresso pubblicamente dal difensore del costruttore (che ha
affermato di ritenere ormai "definito" e quindi immodificabile il rapporto con il Comune) la nostra amministrazione ha ritenuto che il permesso di costruire, rilasciato "anche" sulla base della legge regionale 7, fosse divenuto illegittimo (almeno parzialmente) per fatto d'imperio sopravvenuto, ossia per effetto di un fatto derivante da organismi superiori "posteriore" rispetto al rilascio del permesso. Il tempo per annullare il permesso era tuttavia strettissimo, ossia entro il 5 settembre 2024 (massimo un anno dal rilascio);

- a questo punto la nostra amministrazione ha notificato al costruttore "avvio del
procedimento per l'annullamento del permesso di costruire" a causa della sopravvenuta sentenza della Corte Costituzionale, procedimento nel quale il destinatario avrebbe potuto esprimere le proprie difese prima della pronuncia definitiva della autorità amministrativa comunale. E' chiaro che tale iniziativa è stata anche una mossa "strategica" del Comune in quanto il costruttore si è trovato di fronte alla alternativa di insistere nella propria tesi, tenersi stretti i cinque piani, subire l'annullamento del permesso e poi eventualmente impugnarlo, con grossi rischi di causa oppure cercare di salvare il permesso di costruire del settembre 2023 presentando una variante che eliminasse tutti i vantaggi edilizi inizialmente ottenuti grazie alla legge regionale 7.

- il costruttore, dopo aver contestato la procedura del Comune, ha comunque infine scelto di presentare una variante che in pratica prevede un piano in meno per l'edificio. Grazie a questa mossa strategica il Comune di Savigliano si trova oggi nella condizione di poter perseguire due importanti obiettivi:

1) avere su fronte parco Graneris un edificio di dimensioni più ridotte (in pratica un piano in meno) e quindi molto meno impattante, anzi anche più basso degli altri edifici già sussistenti sul suo lato est, e comunque in piena conformità con quanto consentito dal piano regolatore che abbiamo ereditato dalle precedenti amministrazioni

2) potersi presentare al prossimo appuntamento con il Tribunale Amministrativo Regionale con un permesso di costruire inizialmente legittimo, poi diventato (almeno parzialmente) illegittimo a seguito della sentenza della Corte Costituzionale del 14 luglio e successivamente riportato a tempo di record nell'ambito dei perimetri consentiti dal solo piano regolatore, quindi depurato da ogni beneficio derivante dalla legge regionale dichiarata incostituzionale.

I problemi non finiscono e non finiranno qui, ma ciò è assolutamente normale nelle
comuni attività amministrative. Una amministrazione ha proprio questo compito:
affrontare e risolvere i problemi, grandi o piccoli che siano, man mano che si presentano e posso ribadire (ma in realtà non sarebbe nemmeno il caso) che come sempre faremo il nostro dovere con alto senso di responsabilità e competenza a salvaguardia dell'interesse della nostra comunità cittadina.

Antonello Portera - Sindaco di Savigliano

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