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Farinél | 10 novembre 2024, 13:29

Farinél/L’orgoglio di vivere in un territorio con un grande cuore

Il nostro Farinél è tornato in missione in Kenya con l’urologo Bruno Frea e la sua equipe con un carico di generosità da consegnare ai bambini dell’ospedale di North Kinangop

Farinél/L’orgoglio di vivere in un territorio con un grande cuore

Sì, ci sono cascato di nuovo, per la terza volta in un anno sono tornato a North Kinangop, un ospedale nato come dispensario e diventato, in 30 anni, grazie al lavoro del missionario Don Sandro Borsa uno dei nosocomi di riferimento del paese africano.
Qui arrivai la prima volta dodici mesi fa, in un luogo lontano dagli stereotipi di chi quando pensa al Kenya pensa al mare e, va a capire perché, al deserto. Il Kenya è il paese più verde e rigoglioso che abbia mai visto. Quel giorno pioveva, piovve anche i successivi e faceva freddo, in fondo siamo a 2.500 metri di altitudine, quasi come essere al Colle dell’Agnello.

Di freddo, mi accorsi subito, c’era solamente il clima, in questi muri costruiti con tanto cuore e con grande fiducia nella Provvidenza.
Quando arrivai la prima volta stavo vivendo il periodo più infelice e difficile della mia vita, qui trovai sorrisi, amicizia, ascolto e rapporti che continueranno nel corso del tempo.

North Kinangop in fondo è una magia che si rinnova ed è un punto di riferimento per giovani medici che qui si danno appuntamento per curare centinaia di persone bisognose, in modo particolare bambini.

Non ho problemi a chiamare questi ragazzi, guidati da professori e da veri maestri di vita come Bruno Frea, con una età che va da 25 a 35 anni, eroi, questo sono e così vanno definiti medici che lasciano la propria casa, a proprie spese, che prendono ferie o aspettativa per venire a operare in Africa, dove manca tutto, a servizio degli ultimi.
Io nel mio piccolo, piccolissimo, sto provando a sostenere ciò che fanno questi medici e cosa sta facendo Don Sandro Borsa, direttore dell’ospedale e vera e propria anima di questo luogo in cui si curano gli ultimi tra gli ultimi.

Sono felice che l’importanza di questa missione sia stata colta da tanti albesi e che il sostegno che ho incontrato sia stato enorme e costante, a partire dall’Enoteca Regionale Cavour di Grinzane con il presidente Roberto Bodrito e il direttore Marco Scuderi che hanno voluto fortemente inserire North Kinangop tra i collegamenti dell’Asta Mondiale del Tartufo.

Grazie al sostegno dell’Asta sarà possibile contribuire all’allestimento delle nuove sale operatorie dell’ospedale, un passaggio fondamentale per raddoppiare le potenzialità del nosocomio.

Vorrei inoltre sottolineare quanto io abbia sentito forte la vicinanza di tantissimi albesi. Mi è bastato scrivere un Whatsapp per vedermi riempire cinque valigie di torroncini, biscotti, pastelli, colori, zainetti, quaderni e tutto quanto possa servire per i bambini di North Kinangop, ma anche di Nairobi.
Sì, perché una parte del materiale sarà donato ad Amini Home, una casa in cui trovano rifugio le prostitute di Nairobi e i loro figli.
La solidarietà e la disponibilità di tutte le persone a cui ho chiesto sostegno mi ha colpito e anche commosso e mi ha dato molta speranza.
Chiudo con una notizia: è nata in questi giorni l’associazione “Amici di Kinangop” fondata dall’Urologo Bruno Frea per sostenere e far conoscere l’ospedale di North Kinangop.

Per entrare a far parte dell’associazione “Amici di Kinagop”, fondata dallo stesso Bruno Frea, eletto all’unanimità primo presidente è sufficiente scrivere alla mail amici.kinangop@gmail.com. Per sostenere l’associazione è possibil donare all’iban: IT39K0853046220000000284714

Marcello Pasquero

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