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Attualità | 30 novembre 2024, 17:00

Garessio conferisce la cittadinanza onoraria al maresciallo Renato Quaglia: a 106 anni è il Carabiniere più longevo di tutta Italia

Nato nel 1918 a Cerrina Monferrato, si arruolò nei Carabinieri Reali, scoppiata la guerra fu inviato in Grecia e poi in Germania, dove venne internato in un campo di lavoro. Oggi la cerimonia in municipio

Una storia lunga oltre un secolo, vissuta in prima persona e conservata lucidamente nella memoria.

È diventato ufficialmente cittadino onorario di Garessio, il maresciallo Renato Quaglia che, con i suoi 106 anni, è il Carabiniere più longevo d'Italia.

Nato nel 1918, nel piccolo paese di Cerrina Monferrato, in provincia di Alessandria, il signor Quaglia da giovanissimo si arruolò nei Carabinieri Reali, prestando servizio prima al palazzo reale di Torino come guardia a cavallo e poi, scoppiata la guerra, all'estero, prima in Grecia e poi in Germania, dove venne internato in un campo di lavoro. Prestò poi servizio dopo la guerra a Pollenzo e nella compagnia di Alba, concludendo la sua carriera tra Canelli e Asti.

Dal 2022 è ospite dell'Opera Pia Garelli di Garessio, paese che ha da sempre nel cuore, e dove è conosciuto e stimato da tutti e dove noi lo abbiamo incontrato, lo scorso aprile, in occasione del suo compleanno per una speciale intervista (leggi qui)

Oggi pomeriggio, nella sala del consiglio del municipio di Garessio, in tantissimi hanno voluto assistere alla cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria da parte dell'amministrazione del sindaco Luciano Sciandra

Accompagnato dalla figlia Zenaide, il maresciallo Quaglia, ha ripercorso i momenti più importanti della sua vita e della sua carriera, condividendoli con il pubblico presente. Prima del conferimento dell'onorificenza è stato anche proiettato un video, girato lo scorso settembre, quando il maresciallo ha indossato la divisa e  fatto ritorno alla Caserma Cernaia di Torino per incontrare oltre 400 allievi Carabinieri e portare la sua testimonianza (leggi qui).

Il primo cittadino, a nome del Comune, gli ha poi conferito la targa e la cittadinanza onoraria, “a dimostrazione del suo radicato legame con la comunità garessina. A testimonianza di profonda stima, come uomo e rappresentante dello Stato, esempio e orgoglio d’Italia per l’attaccamento alla sua divisa e la fierezza di sentirsi ancora carabiniere: una lezione di vita che è al contempo una epica ricostruzione storica del passato". 

"Ringraziamo il maresciallo - ha aggiunto Sciandra - non solo per quanto ha fatto per il Paese ma celebriamo anche il suo legame con Garessio".

"Ringrazio davvero tutti per questo riconoscimento - ha detto il maresciallo Renato Quaglia, con emozione -, come carabinieri dò la mia parola d'onore di mantenermi degno di questa onorificenza. Vorrei dire tante cose, ma sono commosso. Viva Garessio, viva noi e viva il nostro sindaco".

Alla cerimonia sono intervenuti, oltre a numerosi cittadini, Renzo Dani, presidente dell’associazione nazionale carabinieri di Garessio, Salvatore Russo coordinatore provinciale ANC, Giorgio Candussio, presidente del gruppo alpini di Garessio, Sergio Fuschi dell’associazione polizia di Stato di Cuneo, Orazio Vinai del gruppo alpini di Ormea, il parroco don Giancarlo Canova, il capitano Francesca Borelli comandante dei carabinieri della compagnia di Mondovì, Pierluigi Maglie, maresciallo dei carabinieri e comandante della stazione di Garessio, il colonnello Marco Piras comandante provinciale dei carabinieri di Cuneo, i Vigili del Fuoco volontari di Garessio con il capo distaccamento Marco Colombo e una rappresentanza dello staff dell'Opera Pia Garelli. Tra le autorità intervenute anche il consigliere provinciale Rocco Pulitanò, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, con gli assessori Marco Gallo e Paolo Bongioanni, che ha donato al maresciallo un ferma cravatta con il simbolo della regione mentre il Generale Marcello Bergamini, ispettore ANC Piemonte Val d’Aosta, gli ha consegnato una benemerenza.

"La storia del maresciallo è di esempio per tutti noi - ha detto il presidente regionale - e siamo molto felici come rappresentanti della regione di essere qui oggi. Dopo aver sentito la storia del signor Quaglia sono felice ed orgoglioso, un insegnamento che dobbiamo portare tutti nel nostro cuore. Oggi abbiamo assistito alla quasi conclusione dei lavori del ponte Odasso, quindi una giornata doppiamente importante per la comunità e il territorio. Ci impegneremo anche per sostenere il Comune nell'iter della ricostruzione del ponte sulla statale 582". 


La cerimonia è  stata anche occasione per la consegna della Costituzione ai neo diciottenni: Francesco Abbiate, Nicolò Aicardi, Bledi Aliu, Aurora Aschero, Gabriele Bazzano, Filippo Canova, Samuele Carrero, Beatrice Corigliano, Alessandro Garassino, Mattia Luzzo, Daniel Nano, Angelica Negro, Irene Prandi, Mattia Sburlati, Rajan Stafa, Germano Vadda e Vittoria Viglino. A consegnare il testo a tutti i ragazzi è stato il maresciallo che, stringendo la mano ad ognuno di loro, ha rivolto uno speciale messaggio di auguri per il futuro.

Arianna Pronestì

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