La sicurezza sul lavoro non passa mai di moda, purtroppo. Tanto che oggi si conclude il 'Liguria Ponente Tour 2025' che, con il coinvolgimento di 300 studenti, aveva il fine di promuovere la cultura della sicurezza.
Un evento assolutamente importante soprattutto in questi tempi in cui gli incidenti anche fatali nei cantieri edili si susseguono con drammatica frequenza giornaliera, situazioni che hanno promosso la 'Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro'. Ed era doverosa la partecipazione dei giovani quali primi portatori e obiettivi di quella cultura securitaria spesso sottovalutata. Infatti, il tour ha coinvolto gli studenti degli istituti di tutto il territorio provinciale con 'IIS Fermi – Polo Montale' di Ventimiglia, 'Cnos-Fap' di Vallecrosia, 'IIS Colombo' di Sanremo, a Imperia il 'Polo Tecnologico' e il 'SEI – CPT Scuola Edile', in una serie di incontri che si sono conclusi questa mattina nella sede della scuola imperiese di via Gazzano.
Un appuntamento a cui non si poteva mancare così che, non solo erano presenti tutte le sigle sindacali e non del settore edile compresa Ance Imperia, ma pure i rappresentanti istituzionali anche a livello regionale e nazionale. “Questa iniziativa conferma l’impegno del nostro ente – ha affermato Andrea Veneziano, presidente SEI-CPT e rappresentante Ance Imperia – da sempre impegnato nella promozione della cultura della sicurezza”. E si rende necessario imporre quella cultura soprattutto tra i giovani che si apprestano a diventare lavoratori.
“Come rappresentante sindacale – ha spiegato Luca Vosilla, vicepresidente Sei-Cpt e responsabile Filca-Cisl Imperia – ritengo fondamentale evidenziare la sicurezza con i ragazzi prima che entrino nel mondo del lavoro. La prevenzione resta un dovere assoluto”. La prevenzione, appunto, si coniuga con la cultura. “I ragazzi devono essere coscienti dei rischi possibili nell’ambiente del lavoro – ha precisato Marco Scajola, assessore regionale a Urbanistica ed Edilizia – e la formazione, quindi, diviene la vera arma contro gli incidenti anche perché tutti i controlli non hanno alcuna efficacia senza la coscienza del valore della cultura della sicurezza”.
Un elemento con cui questa mattina c’era la presenza di un parlamentare di origini ponentine. “In questi anni – racconta con tristezza il senatore Gianni Berrino – abbiamo osservato troppi minuti di silenzio per i caduti sul lavoro, l’errore principale è quello della non consapevolezza dei pericoli dovuti all’inosservanza dei parametri della sicurezza imposti dalle normative e i rischi sono enormi se i lavoratori non sono i primi a sottostare alle regole”.
Al di là delle affermazioni di 'principio', quelli che valgono sono i dati concreti e indiscutibili emergenti dagli incidenti verificati. “I casi mortali in particolare quelli dovuti a cadute dall’alto – illustra Giovanna Cannonero, responsabile dell’Inail di Imperia – sembrano in diminuzione ma non sono elementi rassicuranti anche perché devono preoccupare gli incidenti causa di infermità permanenti e quelli dovuti alla pericolosità delle strade: l’Inail non ha solo il compito di preoccuparsi degli infortuni ma anche di prevenire e promuovere la sicurezza del lavoro”.
Francesco Castellaro, Direttore del SEI-CPT, ha commentato: "Oltre 300 studenti coinvolti, quattro tappe sul territorio, decine di professionisti e testimoni sul campo:
sono numeri che raccontano l'impatto di questo progetto. Ma ciò che conta davvero è il messaggio che abbiamo trasmesso: la sicurezza si impara, si costruisce insieme e deve far parte della cultura professionale di ogni lavoratore. La bilateralità è lo strumento che rende tutto questo possibile, perché unisce competenze, visioni e responsabilità
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