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Cronaca | 06 maggio 2025, 19:50

Morì a venticinque anni dopo uno schianto a Bagnolo: automobilista a processo

Accusato di omicidio stradale è il conducente della Citroen che venne superata su striscia continua dalla Golf guidata dal fidanzato di Samanta Pascuzzi. I testimoni: "Non ha messo la freccia"

Samanta Pascuzzi, la giovane vittima dell'incidente

Samanta Pascuzzi, la giovane vittima dell'incidente

“Alcuni dicono che è doloroso ricordare. Io dico che tu sei stata troppo preziosa per dimenticarti. Ciao amore mio”. A scriverlo su Facebook è il padre di Samanta Pascuzzi, la ventiseienne che il 18 luglio 2021 perse la vita in un tragico incidente sulla strada tra Bagnolo Piemonte e Montoso

Alla guida di quella Golf GTI, su cui lei era seduta come passeggera, c’era il fidanzato ventiduenne con cui sarebbe dovuta andare a convivere in autunno. Un gruppo di amici, due compleanni da festeggiare e tanto sole. Sarebbe dovuta andare così quella domenica che con un sorpasso e una svolta improvvisa si trasformò in tragedia.

I due giovani fidanzati, entrambi residente nel Torinese, avevano trascorso la notte nella casa vacanze della famiglia di lui. La mattina successiva, come spiegato da un’amica, avevano raggiunto gli amici mettendosi in testa al gruppo di auto per fare strada verso via Cave, la strada provinciale che collega Bagnolo a Montalo. All’altezza di Villar, dopo una curva, la Golf fece una serie di sorpassi su linea continua e improvvisamente una Citroen, che procedeva davanti, avrebbe sterzato a sinistra centrando in pieno l’auto dei due giovani. L’impatto fu molto violento e la Golf finì contro un pilastro di cemento. 

Come spiegato da alcuni testimoni la Citroen, guidata da G.P. non avrebbe avuto la freccia di svolta. L’uomo si trova a processo in tribunale a Cuneo con l’accusa di omicidio stradale. Ad aver patteggiato la pena è stato il fidanzato di Samanta.

Per la giovane, già all’arrivo dei soccorritori, che l’hanno rianimata a lungo, non c’era più nulla da fare. Il fidanzato, invece, era stato stabilizzato sul posto ed elitrasportato d’urgenza al "Santa Croce" di Cuneo, in codice rosso, di estrema gravità, ma si salvò. Per la morte si Samanta, il ragazzo ha patteggiato una condanna penale.  

Il maresciallo Maurizio Cavinato, che eseguì i rilievi stradali, ha spiegato in aula l’avantreno della Golf era stato divelto, con il distacco delle ruote anteriori: “Andava a forte velocità” ha riferito. Dietro all’auto guidata dal ventiduenne c’era il suo migliore amico, che viaggiava su una Fiat con il fratello, un amico ed un'amica: tutti hanno riferito che su quella strada fosse presente la striscia continua, tratteggiata solo in corrispondenza degli ingressi ad alcuni stabilimenti industriali.

Stando a  quanto emerso, sembrerebbe che la Citroen volesse entrare in un’area di una ditta per poter effettuare un’inversione di marcia, ma come spiegato dal maresciallo “sulla destra c’era un piazzale dove sarebbe stato più agevole fare manovra”.  

La prossima udienza, il 20 maggio.

CharB.

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