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Attualità | 28 maggio 2025, 11:30

Cuneo, un’équipe su strada per impedire che il “quadrilatero” torni preda di degrado e criminalità

Se ne è parlato in Consiglio comunale grazie all’interpellanza di Sturlese (Beni Comuni). Manassero: “La situazione è migliorata perché Comune, forze dell’ordine e cittadini hanno lavorato di concerto”

La stazione ferroviaria di Cuneo - foto: Mattia Benozzi

La stazione ferroviaria di Cuneo - foto: Mattia Benozzi

Il presidio su strada non solo informativo per chi è vittima di alcolismo o uso di sostanze è un tema ricorrente nei tavoli di lavoro che abbiamo realizzato negli anni, in merito abbiamo ragionato molto e fatto molti passi in avanti. Oggi, nel piano locale di prevenzione, questi interventi sono iscritti e da quanto so sono in fase di elaborazione

Ha risposto così Patrizia Manassero, sindaca di Cuneo, all’interpellanza presentata dal consigliere comunale Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) relativamente alla situazione del “quadrilatero” del centro città: per anni tra le zone più complesse dal punto di vista dell’ordine pubblico e della marginalità, la situazione risulta recentemente molto migliorata e il problema diventa, ora, non tornare alla situazione precedente.

Si può sempre tornare indietro, la situazione attuale di equilibrio non ci può lasciar tranquilli – ha detto Sturlese in Consiglio comunale, nella serata di lunedì 26 maggio-: che la situazione possa tornare a deteriorarsi l’avevamo già detto nel 2022, c’è esigenza di sicurezza urbana ma anche di un intervento sociale. È l’unica strada”.

Molte cose sono state fatte a livello di eventi e iniziative ma dobbiamo evitare di fare passi indietro – ha continuato il consgiliere -: ribadiamo l’esigenza di interventi ‘su strada’ che puntano a prevenire le dipendenze, individuarle e combatterle in maniera efficace. Serve un progetto complessivo”.

Boselli: “Il patrimonio CRC per interventi sul territorio”
Consideriamo opportuna la sollecitazione, anche noi abbiamo sempre sostenuto l’importanza di un approccio parallelo tra forze dell’ordine e attori del sociale, anche se secondo noi il progetto Boa è stato inefficace ed eccessivamente dispendioso – ha commentato il consigliere Giancarlo Boselli (Indipendenti) -: un progetto specifico sulle tossicodipendenze è sempre stata l’idea migliore e avrebbe risparmiato perdite di denaro inutili”.

La situazione è oggettivamente migliorata ma soprattutto perché è cresciuta tantissimo l’azione dei controlli di polizia – ha aggiunto ancora -. I carabinieri sono una presenza costante e l’operato sia della polizia di Stato che di quella Municipale è diventato molto più incisivo, serve continuare in questo senso e prevedere pattuglie miste su strada. Ma, anche, agire in maniera strutturale con il recupero del patrimonio pubblico come la stazione ferroviaria e privato come il Policlinico. Sarebbe utile utilizzare una parte del patrimonio della Fondazione CRC per interventi sul territorio come questi ma purtroppo, in Fondazione, ora contiamo davvero molto poco”.

Manassero: “Presto una commissione con il SERD”
L’assessora Cristina Clerico ha preso la parola nella fase delle risposte per sottolineare – in risposta a Boselli - come i servizi congiunti con le altre forze dell’ordine siano in campo da tempo e vengano sviluppati dal tavolo Ordine e Sicurezza quando necessario, in un’azione coordinata dalla Questura di Cuneo.

La situazione nell’area è migliorata perché cittadini, forze dell’ordine e Comune hanno agito contestualmente gli uni agli altri – ha aggiunto ancora la sindaca Manassero -. Dobbiamo continuare così. Da parte nostra, abbiamo da poco raccontato agli attori del territorio il progetto di recupero dell’ex casa del Fascio Femminile, un ottimo esempio di rigenerazione che guarda al quartiere; dal punto di vista dei vuoti commerciali il tavolo del Distretto Urbano del Commercio sta lavorando su tante idee presentate proprio da chi il settore lo vive ma è un tema complesso di portata quanto meno nazionale. Per quanto riguarda i servizi su strada ho già proposto la convocazione di una commissione con il direttore di distretto sanitario e il direttore del SERD”.

Simone Giraudi

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