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Cronaca | 22 giugno 2025, 19:44

L’investitore del dehors di Rodello finisce in carcere dopo aver aggredito sorella e cognato

Nel luglio scorso era stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione per il tentato omicidio commesso a bordo della propria utilitaria. Ora una nuova evasione dai domiciliari e le botte nel giardino di casa

Un frame del filmato che ritrasse il tentativo di Cornero di investire il ristoratore

Un frame del filmato che ritrasse il tentativo di Cornero di investire il ristoratore

Riproponiamo qui uno degli articoli più letti della settimana appena conclusa (prima uscita, mercoledì 18 giugno).

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Sembrano non avere fine i guai giudiziari in capo da un paio di anni a Flavio Cornero. Il 2 luglio 2024 il 55enne di Montelupo Albese era stato condannato dal Tribunale di Asti a 5 anni e 4 mesi di reclusione per avere attentato alla vita di un ristoratore. Il fatto era relativo a dodici mesi prima, al 29 luglio 2023, quando Cornero era letteralmente entrato con la propria Fiat Panda nel dehors della pizzeria "La Taranta" di piazza Vittorio Emanuele II a Rodello, locale di cui Roberto Barbetta era coadiuvante, finendo per travolgere l’uomo, col quale aveva avuto peraltro un precedente alterco, un litigio scaturito delle intransigenti posizioni "no vax" di Cornero, anche questo oggetto di un procedimento aperto davanti ai giudici.

Il tentato investimento ebbe un notevole clamore anche grazie alla diffusione di un video che riprese la scena, sino all’entrata dell’utilitaria nello spazio coperto e alla caduta a terra della parte offesa, e che valse al suo autore l’apertura di un fascicolo di indagine e un successivo rinvio a giudizio con l’accusa di tentato omicidio e la richiesta di giudizio immediato da parte del pubblico ministero presso la Procura di Asti Laura Deodato.

Il 30 giugno 2024, alla vigilia dell’udienza di discussione del processo, Cornero era poi stato sorpreso a violare la misura degli arresti domiciliari cui era sottoposto presso la sua abitazione. I Carabinieri lo avevano fermato fuori da casa a bordo della sua motoretta, protestando vivacemente coi militari, cui intimava di "lasciarlo in pace".

Così facendo si era guadagnato una nuova incriminazione per evasione e resistenza a pubblico ufficiale. Per questa seconda ipotesi di reato nasceva un procedimento davanti al Tribunale in composizione monocratica con giudice Matteo Bertelli Motta. Il suo legale di allora, l’avvocato albese Roberto Ponzio, riusciva a ottenere per lui la messa alla prova, proponendo lavori socialmente utili da espletare presso il Comune di Montelupo Albese entro il 2025.

L’ultima grana in ordine di tempo generata dalle azioni del 55enne langarolo è quella relativa all’aggressione che l’uomo ha messo in atto nella giornata di sabato scorso, 14 giugno, nei confronti della sorella e del cognato. Per non meglio precisate ragioni, Cornero ha abbandonato la propria abitazione ed è entrato nel giardino di quella adiacente, abitata dai congiunti. Si è prima azzuffato con la sorella e quando il marito di lei è giunto in aiuto della donna ha aggredito lui con un punteruolo in legno.

I due sono finiti al pronto soccorso di Verduno con ferite lievi e ai Carabinieri di Diano d’Alba non è rimasto che provvedere a un nuovo arresto con l’accusa di evasione, invasione di proprietà privata e lesioni aggravate.

Nella giornata di oggi, mercoledì 18 luglio, pendente il giudizio di secondo grado per i fatti di Rodello, la Corte d’Appello di Torino ha sostituito nei confronti di Flavio Cornero la misura degli arresti domiciliari con la custodia cautelare in carcere, accogliendo così l’istanza avanzata dal procuratore generale.  L’uomo si trova ora recluso presso il carcere di Asti. Interpellato dal nostro giornale, l’avvocato Ponzio spiega: "Non sono più difensore di Cornero. Prima di questi fatti ho rimesso il mandato interrompendo il rapporto precedentemente in essere per incompatibilità di vedute e inconciliabili divergenze di opinione".

Ezio Massucco

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