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Attualità | 30 giugno 2025, 06:47

Non uno di noi con un semplice cartello: “Vergognatevi!”. L'ex sindaco di Borgo San Dalmazzo Marco Borgogno perplesso dopo la cerimonia di inaugurazione del Tunnel di Tenda

Riceviamo e pubblichiamo la lettera a firma di Marco Borgogno, già sindaco di Borgo San Dalmazzo, che commenta la cerimonia di venerdì 27 giugno

Il momento del taglio del nastro

Il momento del taglio del nastro

Riceviamo e pubblichiamo la lettera a firma di Marco Borgogno, già sindaco di Borgo San Dalmazzo, a dir poco perplesso dopo la cerimonia di inaugurazione del Tunnel di Tenda avvenuta venerdì 27 giugno

Cuneesi brava gente! Mah sì; questa non vuole essere soltanto una affermazione ironica, ma l’espressione vera del nostro (ci sono anch’io) carattere. Già Carducci nel 1890 aveva capito l’antifona, e nella sua ode al Piemonte, ci ha liquidati sinteticamente con due aggettivi: “Cuneo possente e paziente”.  Il primo, forse, gli serviva per la strofa, ma sul secondo sicuramente ha centrato l’obiettivo.  E così mentre a Venezia, manifestanti venuti da mezzo mondo, protestavano contro il matrimonio di Bezos (sic!), qui da noi si celebrava l’apertura del Tunnel del Tenda, come da copione: maxischermo, palco delle autorità, fanfare, discorsoni per dirci che la colpa è sempre degli “altri”, ministri e sindaci franco/italiani, cena di gala, false pareti in finta roccia a coprire le brutture retrostanti, come le quinte di un teatro.  Una scena da film in cui la finzione predomina sulla realtà. Non uno di noi con un semplice cartello: “Vergognatevi!”, non un corteo di persone incazzate da tempo per dover raggiungere Nizza o Ventimiglia con i giri dell’oca: per anni!  

Anzi, tutti contenti per poter finalmente recarsi a Mentone per le vacanze, anche se i tempi di percorrenza semaforizzati, sono quelli di dieci anni fa e se si dovranno centrare le fasce orarie con il rischio di tornare indietro. C’è poco da aggiungere: siamo fatti così noi cuneesi e finiamola di lamentarci se sono più di 50 anni che si parla della Asti/Cuneo, del tunnel Armo/Cantarana, del lago di Moiola e del paravalanghe della Maddalena che è il secondo transito merci con la Francia .  Con tutto ciò questa nostra saggia pacatezza e il rispetto per il prossimo (anche se non se lo merita) che si manifesta con il silenzio e ci distingue dagli altri,  teniamoceli ben stretti. Sono doti  rare in un mondo pazzo e urlante qual è quello di oggi.

redazione

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