Secondo Giancarlo Boselli, consigliere comunale del gruppo Indipendenti, la consiliatura in corso a Cuneo sarebbe ormai arrivata al capolinea, nonostante la scadenza naturale del mandato sia ancora distante. In una nota pubblica diffusa sui social, Boselli parla apertamente di segnali di stanchezza e di un’amministrazione sempre più paralizzata.
“La legislatura ha superato da poco la metà – scrive – ma si percepirebbe già una forte stanchezza nei partiti, sia di maggioranza che di opposizione, con una prospettiva di attesa fino al 2027 che appare insostenibile.”
Al centro delle tensioni ci sarebbero le crescenti frizioni tra i due gruppi principali che compongono la coalizione di maggioranza, Partito Democratico e Centro per Cuneo, in disaccordo su diversi nodi strategici come ospedale, parcheggi e piazza Europa. Boselli riferisce di un malcontento che trapelerebbe apertamente anche nei corridoi del Municipio, dove esponenti dei due schieramenti “non ne farebbero più mistero”.
Secondo il consigliere, la situazione ricorderebbe una “separazione in casa”, con assessori “incollati alla sedia” e un’amministrazione incapace di affrontare i problemi politici e amministrativi. Il “capo famiglia”, ossia la sindaca Patrizia Manassero, secondo Boselli, non riuscirebbe più a tenere sotto controllo la situazione, mentre la città perderebbe prestigio e centralità anche nel ruolo di capoluogo.
Cuneo, secondo l’analisi dell’esponente degli Indipendenti, conterebbe sempre meno nelle principali partecipate come Fondazione CRC e ATL, e vivrebbe una tensione crescente su equilibri di bilancio sempre più precari e su vicende ora al vaglio delle autorità competenti.
“Sanno che è finita – conclude Boselli – ma nessuno ha chiaro se esistano alternative credibili”. E anche per le opposizioni, avverte, trovare nuove alleanze trasversali sarebbe tutt’altro che semplice.