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Economia | 03 luglio 2025, 15:58

Giovani allieve provenienti da Italia, Messico, Serbia e Cina alla 10ª edizione del Master "Michele Ferrero"

In Fondazione Ferrero la cerimonia conclusiva del concorso tenuto presso la sede di Cremona dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

Giovani allieve provenienti da Italia, Messico, Serbia e Cina alla 10ª edizione del Master "Michele Ferrero"

Il 30 giugno si è chiusa la 10ª edizione del Master di secondo livello in “Innovation in Food Science and Technology – Michele Ferrero”, la prima ospitata nella sede dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Cremona e in collaborazione con l’Università degli studi di Torino.

Un percorso formativo d’eccellenza, che unisce scienza, tecnologia, nutrizione e sostenibilità e che ha coinvolto, in questa decima edizione, otto giovani talenti provenienti da Italia, Messico, Serbia e Cina. Otto studentesse hanno condiviso un percorso annuale che ha unito lezioni accademiche e uno stage ad Alba, al Centro Ricerche Pietro Ferrero, dove, a gruppi, le studentesse del master, insieme ai tutor dell’azienda, hanno lavorato per mettere a punto un prodotto innovativo.

Il master, articolato in quattro percorsi distinti – nutrizione umana, tecnologie emergenti, psicologia e marketing alimentare, aspetti giuridici e politici della sicurezza alimentare – è nato con una visione chiara: formare professionisti pronti a rispondere alle sfide globali del settore agroalimentare, con una particolare attenzione alla salute, all’etica e all’innovazione.

Durante la cerimonia del 3 luglio alla Fondazione Ferrero è stato presentato il "business case project", un’attività che ha simulato una reale situazione aziendale grazie alla guida di Mélanie Charron, Health & Nutrition Research and Communication manager di Soremartec Italia.

 A coronare il successo del percorso, la proclamazione ufficiale delle studentesse premiate alla Fondazione Piera Pietro e Giovanni Ferrero per il miglior team del business case, la miglior tesi e il miglior curriculum accademico.

Le otto protagoniste del master sono state:

Yunuen Almaguer Almaguer (Messico), vincitrice (con Gaia Diotallevi) del riconoscimento al miglior team

Sara Chiari (Italia)

Gaia Diotallevi (Italia) vincitrice (con Yunuen Almaguer Almaguer) del riconoscimento al miglior team

Flavia Fiumara (Italia)

Xuecong Li (Repubblica Popolare Cinese) vincitrice del riconoscimento alla miglior tesi

Andela Matkovic (Serbia)

Mirjana Panic (Serbia)

Elena Rinaldi (Italia) vincitrice del riconoscimento al miglior curriculum.

Ecologia integrale. Dalle parole ai fatti” è il titolo della lecture di cui è stata protagonista suor Alessandra Smerilli, segretaria del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale di Città del Vaticano. Nel suo intervento suor Alessandra ha ricordato che per poter lavorare a un futuro sostenibile occorre cambiare le lenti con cui si guarda il mondo. Bisogna utilizzare le lenti dell’ecologia integrale per riconoscere che i diversi sistemi di conoscenza - ecologia, economia e sostenibilità - devono essere in dialogo, come ricordava già Papa Francesco: "Data la complessità della crisi ecologica e delle sue molteplici cause, dobbiamo renderci conto che le soluzioni non emergeranno da un solo modo di interpretare e trasformare la realtà. Occorre anche rispettare le varie ricchezze culturali dei diversi popoli, la loro arte e poesia, la loro vita interiore e la loro spiritualità. Se siamo veramente preoccupati di sviluppare un'ecologia capace di rimediare ai danni che abbiamo fatto, nessun ramo delle scienze e nessuna forma di saggezza possono essere lasciati fuori, e questo include la religione e il linguaggio che le è proprio" (Papa Francesco, Lettera enciclica Laudato Si', 63).

C. S.

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