Il Distretto del Cibo del Roero ha accolto nei giorni scorsi una delegazione del GAL Terreverdi Teramane, impegnata nella creazione di un proprio Distretto Rurale Agroalimentare in Abruzzo.
La visita di studio svoltasi tra il 1° e il 3 settembre ha toccato Monticello d’Alba, Santa Vittoria e Vezza, è stata promossa dal GAL Terreverdi Teramane nell’ambito della Strategia di Sviluppo Rurale 2023-2027 con l’obiettivo di rafforzare le competenze e le conoscenze degli operatori pubblici e privati impegnati nella creazione del nuovo Distretto del Cibo, prendendo ispirazione dai modelli di eccellenza italiani.

Il viaggio del GAL Terreverdi Teramane ha visto la partecipazione di amministratori, imprenditori, rappresentanti delle filiere agroalimentari, start-up innovative e operatori turistici, giunti nel Roero con gli obiettivi di studiare un modello organizzativo virtuoso per sostenibilità ambientale e sociale e analizzare il sistema di condivisione top down attivato.
L’incontro ha evidenziato una finalità condivisa: costruire reti solide tra territori simili per orografia e uniti dalla stessa vocazione alla qualità, alla sostenibilità e alla valorizzazione delle identità locali.

“Il Distretto del Cibo del Roero nasce per creare sinergie, unire le comunità e mettere in rete le eccellenze - ha spiegato Silvio Artusio Comba, presidente del Distretto -. In questo progetto abbiamo riunito 25 Comuni (23 nel Cuneese e 2 astigiani), e gli enti più rappresentativi del territorio, tra cui il Mercato ortofrutticolo del Roero e l’Associazione per i Paesaggi vitivinicoli Langhe Roero Monferrato, le associazioni di rappresentanza agricole Coldiretti, Cia, Confagricoltura del Cuneese, e quelle rappresentanti il settore non agricolo, come Confartigianato Cuneo, Associazione commerciati Albesi, Ascom Bra. Essere identificati come un modello virtuoso da un territorio così interessante e variegato come quello del GAL Terreverdi Teramane ci riempie di orgoglio”

Rosalia Montefusco, direttore del GAL Terreverdi Teramane, ha sottolineato: “Per il nostro territorio, era importante confrontarci con esperienze consolidate come quelle del Roero, un’area, con le vicine Langhe, che ha molti punti di contatto con i nostri 21 Comuni collinari. Abbiamo selezionato i distretti Roero e Langhe-Monferrato rappresentano per noi una destinazione chiave, per il valore riconosciuto a livello internazionale, la forte integrazione tra produzione agroalimentare e turismo, e la ricchezza delle esperienze territoriali. La nostra finalità era offrire ai partecipanti un’esperienza formativa diretta sui temi dello sviluppo sostenibile, della cooperazione tra produttori, della valorizzazione delle filiere corte e DOP/IGP, del turismo enogastronomico e della tutela del paesaggio”.

Il tema dell’educazione alimentare, è stato affrontato con l’intervento del nutrizionista Giorgio Calabrese, consulente scientifico del Governo e presidente del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare, e della transizione ecologica. Grazie alla collaborazione con Agrion – fondazione per la ricerca applicata in agricoltura – il Distretto del Cibo Roero sta fornendo alle aziende strumenti concreti per misurare l’impatto delle produzioni e orientarle verso pratiche più sostenibili.
Giovanna Quaglia, presidente dell’Associazione Patrimoni Vitivinicoli UNESCO ha evidenziato: “Il nostro obiettivo è conciliare agricoltura, turismo e accoglienza, creando benessere per chi abita e vive il territorio. La qualità della vita degli abitanti è il primo indicatore del successo di una destinazione”.

“Il cibo non è solo prodotto, ma cultura, salute e futuro”, ha aggiunto Silvio Barbero, vicepresidente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, auspicando: “I Distretti devono diventare un modello di rigenerazione agricola. Nel passato l’uso eccessivo di chimica ha messo in crisi i terreni, omologato le produzioni e minato la biodiversità. È tempo di ripensare i modelli di produzione del cibo e adottare un approccio olistico all’alimentazione. L’efficacia nella sostenibilità, il dialogo tra innovazione e saperi tradizionali dev’essere obiettivo comune e condiviso. Solo questo ci permetterà di mantenere alto il valore, la riconoscibilità e l’autorevolezza dei prodotti italiani”.

Presenti all’incontro il presidente del GAL Langhe e Roero Leader Massimo Gula, il direttore Giuseppina Casucci, Pier Angelo Battaglino, vice sindaco di Vezza d’Alba e delegato ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi) e Roberto Cerrato, presidente dell'associazione Valorizzazione Roero.

Il prossimo 13 settembre, Silvio Artusio Comba, presidente del Distretto del Cibo del Roero, parteciperà all’inaugurazione della mostra “Noi siamo ciò che mangiamo” promossa dalla Comunità Laudato Si’, davanti a Carlin Petrini, fondatore di Slow Food e co-fondatore di Laudato Si’.

“È per noi una grande soddisfazione essere stati invitati a presentare il Distretto del Cibo Roero in occasione dell’inaugurazione della mostra braidese” ha chiosato Artusio Comba, anticipando: “Alla conferenza iniziale di sabato 13 settembre alle ore 16 al Movicentro di Bra, interverremo accanto a Carlin Petrini, fondatore di Slow Food e al sindaco di Bra Gianni Fogliato. Un report cartaceo sul Distretto sarà inserito nel percorso espositivo che rimarrà visitabile fino al 30 settembre. Siamo grati di essere stati inseriti in questo ragguardevole progetto che conferma l’importanza di rafforzare la rete di collaborazioni territoriali nell’obiettivo comune di valorizzare, attraverso il cibo, un sistema culturale e un patrimonio di tradizioni che costituiscono la nostra identità”.
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