Mentre nei giorni scorsi la Giunta guidata da Alberto Cirio, presentando i risultati della campagna regionale per abbattere le liste d’attesa, ha celebrato il “modello Cuneo” come esempio da seguire a livello nazionale, in Consiglio regionale è esplosa la polemica.
Oggi, martedì 9 settembre, la consigliera Giulia Marro (Alleanza Verdi Sinistra) ha presentato un’interrogazione all’assessore alla Sanità Federico Riboldi, denunciando la pratica, secondo lei diffusa presso l’Ospedale Santa Croce e Carle e l’ASL CN1, di rilasciare appuntamenti “fittizi”. Appuntamenti che sarebbero rilasciati spesso in orari assurdi, anche oltre la mezzanotte, con la promessa di ricontattare il paziente oltre i tempi previsti dalla normativa.
Marro ha portato in aula quello che ha definito “un caso accertato” e riferito altre segnalazioni: una persona con priorità B (esame da effettuare entro 10 giorni) avrebbe ricevuto dall’ASL un appuntamento fissato alle 00:16, accompagnato dall’indicazione allo sportello di non presentarsi perché si sarebbe trattato di una data non reale, col successivo impegno a ricontattare l’utente per un appuntamento “vero” oltre i tempi di legge.

Nei casi citati, il sistema restituisce la nota “Inserimento in lista d’attesa. La data non è reale. Verrà ricontattato, o invitato nella sede più opportuna, per un appuntamento definitivo”. Elemento che, sempre secondo Marro, falserebbe i dati sulle liste d’attesa e lederebbe il diritto alla salute.

Nel corso del dibattito l’assessore Gian Luca Vignale ha affermato che in Assessorato non erano arrivate segnalazioni simili e ha comunicato di aver trasmesso copia dell’interrogazione alle direzioni dell’Ospedale Santa Croce e Carle e dell’ASL CN1 richiedendo chiarimenti, ma allo stesso tempo definendo la presunta prassi “assolutamente non accettabile”.
Da parte sua, la consigliera Marro ha commentato: “Trovo scandaloso che mentre la Giunta Cirio presenta Cuneo come modello virtuoso, le cittadine e i cittadini debbano accontentarsi di appuntamenti fantasma. I piemontesi hanno diritto a prestazioni sanitarie nei tempi previsti, non a spettacoli surreali”.
A darle man forte, la capogruppo Alice Ravinale che ha aggiunto: “È inaccettabile che la Regione sbandieri successi inesistenti mentre i pazienti si trovano davanti a trucchi da prestigiatore per aggirare le liste d’attesa. Aspettiamo urgentemente da Riboldi la risposta: se gli episodi si rivelassero prassi, saremmo di fronte a una mala gestione con profili inquietanti”.
L’Azienda sanitaria, da noi interpellata, smentisce categoricamente tale prassi e presto, forse già nelle prossime ore, l’assessore Riboldi comunicherà una spiegazione dettagliata sulla situazione e sul funzionamento del sistema di prenotazione.














