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Politica | 01 ottobre 2025, 09:15

Saluzzo, una battuta improvvida genera una scaramuccia in Consiglio comunale

Andrea Tagliano (Insieme si può) attacca la minoranza: “Ci avete tenuto in ostaggio con le vostre dieci interrogazioni e adesso ci fate le pulci per una quisquilia”. La replica a muso duro di Giovanni Damiano: “Siamo a Saluzzo non in Corea del Nord”

Saluzzo, una battuta improvvida genera una scaramuccia in Consiglio comunale

Dopo tre ore di discussione sulle interrogazioni, filate via in maniera tranquilla, il Consiglio comunale di Saluzzo lunedì sera si è incarognito sul finale, in merito ad una questione tutto sommato banale.

A proposito di una variazione di bilancio, l’assessore Enrico Falda ha riferito del cospicuo finanziamento ricevuto per i nuovi campi da tennis. Una considerazione sulla superficie degli spogliatoi e del presunto prezzo di realizzazione di questi, ha suscitato l’intervento della consigliera di minoranza Paola Sanzonio, la quale ha chiesto chiarimenti in merito.

Un’uscita a gamba tesa dai banchi di maggioranza del consigliere Andrea Tagliano ha innescato la miccia della polemica. “Ci avete tenuti in ostaggio per tre ore con le vostre dieci interrogazioni e adesso – ha detto, tra l’altro, il giovane e fumantino esponente di “Insieme si può” - ci fate le pulci su questioni aleatorie visto che il progetto del nuovo tennis non è ancora nemmeno nella fase esecutiva”.

Una sortita, quella di Tagliano, che ha visto la piccata reazione di Giovanni Damiano, capogruppo dell’opposizione: “Gli ostaggi – ha replicato a muso duro Damiano minacciando di abbandonare l’aula per protesta – sono semmai quelli tenuti da Hamas nei tunnel di Gaza. Si tratta soltanto di democrazia. Capisco che in Corea del Nord possa essere tutto più facile, ma vi rammento che, per fortuna, siamo a Saluzzo”.

I colleghi Riccardo Conte e Paola Sanzonio hanno imbracciato borse e cappotti pronti ad uscire, ma in realtà, a conti fatti, non è successo nulla.

Agli esponenti di minoranza, stizziti per la caustica battuta di Tagliano, hanno cercato di porre rimedio vari esponenti della maggioranza, Fiammetta Rosso, Andrea Vassallo, il presidente del Consiglio comunale Andrea Momberto e, infine, lo stesso sindaco Franco Demaria, il quale ha ricordato che l’abbandono dell’aula rappresenta un gesto estremo, evidenziando come la situazione non lo richiedesse.

Un intervento, quello di Demaria nei panni del pompiere, ben accolto da Nicolò Giordana (Fratelli d’Italia), il quale, a diversità dei suoi colleghi di opposizione, non si era scomposto. “Il sindaco mi ha convinto, però smettetela con gli sfottò”, ha detto rivolto ai banchi della maggioranza.

La querelle è poi rientrata: nessuno ha lasciato l’aula consiliare e la minoranza ha partecipato alla votazione sulla variazione di bilancio astenendosi.

GpT

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