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Economia | 09 dicembre 2025, 16:12

Tornano in strada i lavoratori ex Ilva: presidio e corteo a Racconigi [FOTO]

Alla protesta indetta da Fiom anche il segretario piemontese Lino Malerba e il delegato nazionale alla siderurgia Loris Scarpa

Dopo quella dello scorso 25 novembre, questa mattina (9 dicembre) una nuova manifestazione ha visto i lavoratori Acciaierie d’Italia di Racconigi scendere in piazza per chiedere alla politica di risolvere lo stallo che sta interessando le trattative in corso per dare un futuro all’ex Ilva.

Con gli 85 dipendenti dello stabilimento racconigese sono scesi in piazza esponenti del sindacato – tra questi il segretario Fiom con delega nazionale alla siderurgia Loris Scarpa e il segretario piemontese della stessa sigla dei metalmeccanici Cgil, Lino Malerba – e diverse autorità tra le quali il sindaco di Racconigi Valerio Oderda, il consigliere regionale del Partito Democratico Mauro Calderoni e la parlamentare cuneese Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale Pd e presidente della Commissione Lavoro della Camera.

Nutrita la presenza della società civile (almeno 300 le persone contate al presidio secondo il sindacato), presente insieme ai delegati sindacali di numerose altre aziende della provincia di Cuneo, "intervenuti a manifestare la propria solidarietà – dice Domenico Calabrese, della segreteria provinciale Fiom -, ma anche vicinanza a una causa che interessa tutto il comparto, per i riflessi negativi che lo smantellamento di questo patrimonio della nostra industria può avere sul destino di centinaia di migliaia di lavoratori italiani".

"Abbiamo ribadito alla politica che di solidarietà non si mangia", prosegue Calabrese, che se la prende con la Regione, "assente ingiustificata alla protesta", mentre sappiamo che "l’incontro cui i vertici della Giunta Cirio hanno preso parte al Ministero del Made in Italy non ha offerto elementi utili a sbloccare la situazione".

"Noi chiediamo due cose – dice il sindacalista –: lo spostamento alla Presidenza del Consiglio del tavolo ora attivo al Ministero, dove al momento si offre una lettura della situazione che non è rispondente alla realtà e risposte inadeguate come quella del "ciclo corto", che prefigura apparenti risparmi ma che condannerebbe alla morte Racconigi".

"Siamo di fronte a una problematica che ha una rilevanza strategica per il Paese e la deve affrontare Palazzo Chigi – prosegue Domenico Calabrese –. Dopodiché chiediamo che si prendano iniziative per la formazione dei lavoratori, che deve poter interessare tutti gli addetti di Racconigi e non i soli tre coinvolti attualmente".

Venerdì 12 dicembre i lavoratori ex Ilva saranno presenti con un proprio striscione allo sciopero generale proclamato dalla Cgil. "Davvero confidiamo che i prossimi giorni possano portare qualche novità utile alla causa di questi lavoratori. Altrimenti non escludiamo di organizzare presidi in luoghi più incisivi", conclude l’esponente Fiom.

Ezio Massucco

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