Buongiorno,
mi permetto di scriverle per esternare, con il sorriso sulle labbra il mio disaccordo su quanto i media locali stanno facendo per propagandare l’idea folle di un super invaso che nulla avrebbe in comune con il lago francese di Serre Poncon.
Corsi e ricorsi storici: sistematicamente, in prossimità delle elezioni emerge il problema della siccità e la necessità di fare un invaso, in particolare a Moiola. Riparte la propaganda, articoli interviste sedicenti “comitati”…
Vorrei ricordare che gli enti pubblici hanno già investito un bel po’ di soldi pubblici per analizzare l’ipotesi di un invaso in bassa valle. Sono stati interpellati docenti universitari, sono stati allestiti tavoli di lavoro, commissioni, il risultato c’è stato: no ad un invaso di dimensioni come quello proposta da….. non si sa bene chi l’ultima volta, diciamo … dal senatore Carlotto… La motivazione del no era chiara, sia politica sia tecnica. Che cosa vogliono fare ora? Sprecare altri soldi pubblici per rifare le stesse indagini? Ma forse qualcuno ne gioverebbe…
Quindi come mai si torna a parlare di un progetto già analizzato e studiato? Sarei curioso di conoscer quanto è già stato speso per studiare questa oscenità ambientale. Come mai non sono prese in considerazioni ipotesi meno invasive? Ipotesi che non distruggono l’intera bassa Valle? Si potrebbe scrivere “Moiola come Jausiers”.
Ci viene detto che sarebbe un invaso che rilancerebbe la Valle Stura, bè forse credono che questa valle sia ancora abitata da bifolchi ignoranti facilmente circuibili. Siamo un po’ stufi di queste speculazioni sulla nostra pelle e sul nostro portafoglio: il mercato immobiliare, di terreni edificabili è fermo, nessuno acquista un terreno in una zona su chi incombe l’ombra dello scempio del maxi invaso. Chi ripaga i residenti di questo danno?
La ringrazio per la sua attenzione. Mi scuso per lo stile “istintivo”.
Flavio Girodengo, sindaco di Moiola