Egr. Direttore, Le scrivo circa la questione emersa dopo le dichiarazioni di Chiamparino. La luce viene accesa e le parole del dr Pepino pesano come macigni sui cuneesi che, come il sottoscritto, si sentono veramente presi in giro dai politici locali.
Grazie all’esternazione tremendamente sintetica ed obiettiva del dr Pepino, cui giungano anche i complimenti per la raccolta di fondi contro il cancro attraverso l’Airportrun, si evince quanto poco consistente sia la struttura organizzativa politica cuneese e soprattutto emerge una sudditanza taciturna che la distingue in particolare in sede regionale.
Simpatico l’amico sindaco, che perde un’occasione per stare zitto, dimostrando di non sapere che la provincia non mette soldi da 6 anni in aeroporto. Ma è un sindaco della provincia di Cuneo? Chi e cosa sta amministrando questa persona?
Tornando ai nostri rappresentanti, porgo loro una domanda provocatoria, che, come ben si sa, trova risposta nei bilanci pubblici delle società coinvolte, quindi Trismo Torino, Sagat, etc: potreste, gentili nostri rappresentanti, farci sapere la vera storia dei milioni di euro che girano nel comarketing piemontese (o è solo una questione torinese che vi è sfuggita)? E ancora, può Chiamparino, azionista anche di Geac, dichiarare simili intenzioni? E voi cosa avete risposto? Siamo uomini o caporali?
E chiudo: come mai la provincia di Cuneo, piccola per abitanti rispetto a Torino, ma più grande in termini di strade provinciali gestite, non ha denaro a sufficienza la gestione delle stesse, mentre a Torino questo non accade? Quando si distribuivano le competenze ed il relativo denaro, chi c’era e cosa stava facendo?
L'aeroporto di Cuneo potrebbe portare veramente tanto ulteriore lavoro in provincia: fa così schifo?
Se qualcuno ha il dono della parola e vuole rispondere, ben lieto di aver trovato un “amico”.
Cordialità
D.L.
