/ Attualità

Attualità | 25 maggio 2015, 20:00

La Giornata dell'Economia porta i primi segnali di ripresa per il cuneese

Questa mattina è stato presentato il rapporto della Camera di Commercio e i dati di mercato diffusi dall'ISTAT

La Giornata dell'Economia porta i primi segnali di ripresa per il cuneese

Sono i dati del mercato del lavoro diffusi dall'ISTAT a parlare di ripresa per la provincia di Cuneo”: questo ha evidenziato nel suo intervento il presidente della Camera di commercio Ferruccio Dardanello alla presentazione del “Rapporto Cuneo”, avvenuta in Camera di commercio oggi, lunedì 25 maggio, in occasione della XIII Giornata dell’Economia.

Il 2014 ritorna a dare evidenza al ruolo di locomotiva che Cuneo riveste nel panorama nazionale - ha sottolineato Ferruccio Dardanello -. L'incremento di 6.000 unità registrato dall'occupazione nel 2014 si è tradotto, per la nostra provincia, in un tasso di disoccupazione annuo del 5,3% (è all'11,3% in Piemonte e al 12,7% in Italia), ma il dato più sorprendente è quello della disoccupazione giovanile che, per la nostra provincia, si attesta al 17,4% quando le statistiche ci sottolineano i record negativi raggiunti dall'Italia e dal Piemonte superiori al 42%”.

I dati del 2014, illustrati nel Rapporto Cuneo, fotografano una realtà cuneese ancora caratterizzata da luci e ombre, il panorama economico e sociale è ovviamente composito e i numeri diffusi dalla Camera dic ommercio lo evidenziano. Al momento il periodo più grave della crisi sembra alle spalle e già emergono con forza segnali di ripresa, pur restando ancora evidenti le ripercussioni sul tessuto imprenditoriale.

Per il quarto anno consecutivo il risultato del registro imprese camerale è negativo (-604 unità), in quanto le imprese che hanno cessato la propria attività sono in numero superiore rispetto a quello delle realtà imprenditoriali di nuova creazione. A fine dicembre, il registro camerale si attesta così a 70.070 imprese, che raggiungono le 83.432 considerando le unità locali.

Nel 2014 i segnali di ripresa provengono dalle indagini congiunturali, condotte dal sistema camerale piemontese e dal commercio estero. Il valore delle esportazioni cuneesi di merci ha raggiunto i 7 miliardi di euro, registrando un incremento del 7,6% rispetto al 2013 a fronte di variazioni più contenute a livello regionale (+3,3%) e nazionale (+2,0%). Anche nel 2014 un contributo importante è stato fornito dal comparto turistico provinciale, che ha fatto registrare un trend in crescita, sia per quanto concerne la disponibilità di strutture che per l’andamento di arrivi (586.469, +3,0% sul 2013) e presenze (1.645.947, +2,2%).

I risultati evidenziati dal rapporto sull'economia cuneese – afferma Giuseppe Tardivo, professore ordinario di Economia e gestione delle imprese dell'Università di Torino e coordinatore del Campus di Management ed Economia sede di Cuneo - particolarmente significativi per l'occupazione e il commercio con l'estero, sono frutto delle sinergie sviluppate dagli attori del territorio: dalle imprese, dalle istituzioni e dall'università che hanno saputo fare gioco di squadra e crescere insieme. La sfida da affrontare è avvincente e dà adito alla speranza, ma occorre giocarla da protagonisti”.

All'analisi dei dati economici e statistici presentati da Giuseppe Tardivo sono seguite le testimonianze di tre imprenditori cuneesi di grande rilievo nel panorama nazionale ed internazionale, con uno sguardo all'agroalimentare e alla meccanica a esso collegata, grazie a Expo oggi all'attenzione del mondo. Amilcare Merlo, Marco Brandani e Maurizio Galfré, moderati da Gianni Martini, hanno raccontato come nella gestione delle rispettive imprese hanno saputo cogliere i temi dell'innovazione digitale, della qualità delle produzioni e della qualificazione e formazione del personale, per affrontare e vincere le sfide dei mercati internazionali.

Il 2014 sembra dunque rappresentare per la realtà cuneese un punto di svolta rispetto agli anni trascorsi, pesantemente segnati dalla crisi, come attestano anche le previsioni per i prossimi anni, che delineano una progressiva crescita del valore aggiunto, un consolidamento delle vendite oltre confine e una graduale ripresa dei consumi interni.

Come evidenziato dalle testimonianze degli imprenditori, nell’era del web 2.0 sono le imprese che hanno saputo innovare mantenendo i legami con il territorio quelle che stanno dimostrando di saper trainare la nostra economia offrendo maggiori opportunità per la crescita occupazionale, in particolare giovanile. Per questo è importante che la politica, con le istituzioni, gli enti e lo stesso sistema camerale, siano al fianco delle imprese per aiutarle a cogliere la sfida rappresentata da questi primi segnali di ripresa.

Gli investimenti sostenuti dalla passione e dal coraggio imprenditoriali -ha concluso Dardanello – devono essere accompagnati da chiari indirizzi di politica economica che sappiano spingere più incisivamente verso l'innovazione, così che anche i brillanti risultati registrati dall'occupazione cuneese possano consolidarsi e tradursi in durature e concrete opportunità di lavoro e di benessere per i giovani e le famiglie”.

r.t.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium