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Eventi | 19 dicembre 2015, 09:01

La Chiesa di San Mauro di Boves ospita la presentazione del nuovo video di Giovanni Bianco

Domenica 20 dicembre alle 20,30. Seguiranno gli auguri di Natale con rinfresco

La Chiesa di San Mauro di Boves ospita la presentazione del nuovo video di Giovanni Bianco

“Gente di San Mauro (terra e radici – ricordi di ieri e di oggi – per non dimenticare)”, il nuovo video di Giovanni Bianco, di cento minuti, girato tra ottobre e dicembre, già annunciato durante la proiezione dell’opera precedente il 30 ottobre scorso, a San Giacomo, sarà presentato nella Chiesa di San Mauro di Boves, domenica 20 dicembre alle 20,30. Seguiranno gli auguri di Natale con rinfresco.

Spiega Bianco: “È ricerca dedicata alla gente che è anche la mia, perché tutto il ramo materno della mia famiglia è vissuto a Tetto Pritot. Era una famiglia enorme di dodici figli, dei miei nonni Bartolomeo Bisotto, detto “Trumè di Meren” e Celesta Ramero, entrambi provenienti da Rivoira. L’ultima rimasta in vita era mia madre Celestina. mancata ad agosto, a novantaquattro anni.

Ho registrato le testimonianze di Beppe Pellegrino (nel tempo libero cura la terra di famiglia sotto l’occhio vigile della madre), Gina, classe 1930 (che coglie bene lo spirito del video “mai dimenticare i nostri vecchi”), Beppe Marchisio, classe 1935, e la moglie Lidia a Tetto Magna Tunina (che ancora si prendono cura della propria terra e ricordano il tempo della scuola elementare a San Mauro quando ogni scolaro portava un pezzo di legno per la stufa dell’aula), il loro nipote Gianpaolo, classe 1985 (che dopo essersi diplomato in agraria ha voluto fare il margaro e oggi guida una bella mandria di mucche “piemontesi”, seguite per sei mesi all’alpeggio in Valle Stura e poi in transumanza fino alla frazione, dove ha costruito la stalla per l’inverno), Battistino Viale, classe 1936, e figli a Tet Pritot (che racconta la vita come vicini di casa della mia famiglia Bisotto, parte materna, i fratelli Giuliano, Giancarlo (con officina per macchine agricole) e Giuseppe (che cura ancora la terra, “l’è na malatia”, “è una malattia”), i gestori della “Pizzeria da Marisa”, entrambi frazionisti, Marisa e Graziano (raccontano la storia del locale originariamente di fronte alla chiesa, era un negozio di tutto, vera bottega della frazione e svolgeva l’importante servizio di centralino telefonico), i fratelli Cavallo, Bartolomeo e Gianmario, a Tet Barun (con una bella stalla di “piemontesi”, dove conciliano modernità e tradizione), Carlo Beraudo, a Tet Precata (sempre in bici tra la frazione e Boves, sempre in attesa che la pedancola sul Colla sia riaperta, attivo pensionato cura una piccola agricoltura “di qualità”), Felice Spada (a San Mauro per scelta, con la passione per gli animali e in particolare le capre che si prendono cura dei prati della frazione), la moderna azienda agricola della famiglia Giuliano, Bruno e Franco (con belle “frisone” da latte alimentate con i prodotti della loro terra; decisivo l’intervento del giovane Danilo anche lui agrario diplomato e una gran passione per questo lavoro),  Meo Barale, classe 1939 (racconta le sue due passioni, i meli di qualità e la caccia in Bisalta), Giovanni Giuliano, artigiano vetraio (racconta la sua passione per il vetro e le tecniche di lavoro), Lino Marchisio, classe 1930 (sempre molto attivo sulle rive del Colla che tiene pulite, come da sempre, ricordando l’alluvione di pochi anni fa quando l’acqua arrivò nelle cucine della zona, introduce l’attività della moderna azienda agricola del nipoti Bruno e Adriano Marchisio, anche loro con una bella stalla di frisone da latte alimentate con i prodotti delle loro terre, ricordano le difficoltà di tutti i produttori alle prese con il latte a 35 centesimi a litro).

Commovente è la testimonianza della mamma Neta Marchisio, classe 1929 (che ancora aiuta tutti anche per superare le pene della vita). Piccola azienda come una volta è quella di Gianluigi Dutto e Franca (ben decisi e impegnati tra mucche e fagioli di qualità).

Bella testimonianza è quella di Antonio Dutto  (Toni ‘d Tita), classe 1927 (ancora patentato e gran lettore di giornali sempre alla ricerca di buone informazioni; con la moglie Neta raccontano la storia della frazione).

Piero Pellegrino prepara la verdura che il giorno dopo porterà come ogni sabato al mercato di Boves. Beppe Enrici a Tetto Miclas è all’opera (tra castagni, oche, galline e il suo storico Landini 3000). Michele Politano, classe 1939, e la moglie Maria sonoi alla cura di fiori, conigli e “cuciu purchet”, porcellini d’India”.

C.S.

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