Gli avevano scritto tutto il loro bene, ma mai, Massimiliano ed Edoardo Stenta, rispettivamente 11 e 10 anni, si sarebbero aspettati una risposta di papa Francesco. Invece, il Santo Padre ha letto la missiva dei giovanissimi fratellini braidesi, scritta insieme a mamma e papà.
“È stata una sorpresa inimmaginabile”, spiegano visibilmente emozionati i due fanciulli, che ancora si stropicciano gli occhi dalla commozione.
“Ha accolto con vivo piacere l’affettuoso messaggio con il quale gli abbiamo manifestato affetto e simpatia”, leggono ad alta voce.
Sono fieri Massimiliano ed Edoardo di tenere tra le mani la lettera e le due effigi giubilari, firmate da Francesco. “Assicuro il mio paterno ricordo, affinché possiate trovare nel Signore Gesù l’Amico vero che vi è sempre vicino e dà gioia e senso alla vostra giovane esistenza”, scrive il Papa che ringrazia ancora i piccoli, chiamandoli “Ragazzi”, per il loro “Gesto di filiale vicinanza”.
A ciascuno ha poi impartito la sua Benedizione, “Volentieri estendendola alle persone care”, ha poi concluso.
Lo spunto è nato dalla lettera che i ragazzi avevano composto per il Papa ed affidato alle mani di Padre Federico Lombardi, insieme ad una corona del rosario e ad un’effigie della Madonna dei fiori, patrona di Bra.
Una storia di generosità che è vera e propria mossa di fede, insita in ognuno, inconscia e tutta da tirar fuori. Di giocare alla playstation, a Massimiliano ed Edoardo, oggi importa poco. Loro hanno altro a cui pensare: al cuore grande del Papa, che con le sue parole ha regalato un’esperienza di maturazione grandiosa e benedetta, un presente migliore e poi tanti progetti, ancora tutti da scrivere.