Quella delle 11 di oggi, domenica 3 aprile, è stata l’ultima Messa celebrata a Scagnello da don Meo Prato.
Quarantatre anni, nativo di Villanova Mondovì, vice-parroco a Ceva, con la responsabilità di guida nelle parrocchie di Paroldo, Scagnello, Poggi e Mombasiglio e con l’incarico della Pastorale giovanile nell’Unità pastorale cebana e presidente della Commissione diocesana per la Pastorale della salute affiancherà don Luigino Galleano, 77 anni, nella guida delle parrocchie di Dogliani Borgo e Castello, cui un giorno subentrerà nel momento in cui questi lascerà la guida delle comunità doglianesi.
Al posto di Don Meo il vescovo ha destinato il diacono Marco Sciolla, cebano doc, che il 29 giugno sarà ordinato sacerdote in Cattedrale a Piazza. Potrà contare sul supporto già in atto, per le celebrazioni festive nelle varie comunità, di alcuni sacerdoti disponibili da Mondovì.
Per il giorno dell’addio, il sindaco di Scagnello ha avuto per don Meo parole di affetto e di gratitudine: “Carissimo don Meo, nella certezza di interpretare i sentimenti di tutta la nostra comunità, a nome di tutti Ti rivolgo un pensiero di gratitudine e di affetto, nel momento in cui concludi il tuo ministero tra noi. Ognuno di noi conserverà di te un ricordo tutto suo, particolare, unico, personale, ognuno di noi ti ha conosciuto a modo suo, poche volte in conflitto, ma comunque portandoti tanto affetto. Per questi momenti vissuti assieme nella quotidianità fatta di dialogo, di rispetto, di ascolto in cui ti sei speso come uomo di Dio, ti ringrazia ognuno di noi, perché ci hai sempre ascoltati come un padre in ogni momento.
La maggior parte di noi ha certamente beneficiato in modo diretto di una tua parola, di un tuo gesto, di un tuo consiglio. Ora il Signore ti chiama a servirlo in un’altra comunità. La separazione è dolorosa, anche se sarà mitigata dalla preghiera reciproca che di sicuro non mancherà e soprattutto dalla fiducia nel Signore che ci hai insegnato ad avere sempre. In un celebre passo del suo romanzo Manzoni scrive: Iddio non turba mai la gioia dei suoi figli se non per prepararne loro una più certa e più grande. Con questo pensiero ti auguriamo buona prosecuzione del tuo cammino di sacerdote. È stato bello averti come parroco ed amico, di questo ringraziamo il Signore.
Grazie di cuore Don Meo”.











