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Curiosità | 17 ottobre 2016, 07:01

"Niente distanza tra cittadini e giustizia tra Regno di Sardegna e d'Italia": parola di Alessio Ghisolfi

L'avvocato cuneese ha raccolto una serie di testimonianze manoscritte in merito alla giustizia, "a misura di uomo", dell'epoca

"Niente distanza tra cittadini e giustizia tra Regno di Sardegna e d'Italia": parola di Alessio Ghisolfi

L'unione dei Tribunali, gli accorpamenti e i km che separano i cittadini dalla giustizia di oggi? Nulla di tutto ciò succedeva a cavallo tra il Regno di Sardegna e il Regno d'Italia: tanto decentramento fino ai comuni più impervi delle valli alpine della Granda.

Lo dicono i documenti raccolti dall'avvocato Alessio Ghisolfi, preziose testimonianze manoscritte salvate dalla dispersione, a testimoniare una Giustizia vicina ai sudditi dell'epoca.

Si va dalla antica Pretura di Caraglio alle Conciliazioni giudiziarie dei mandamenti alpini, fino a Valgrana. Storie di vita e di liti per questioni testamentarie, agrarie, di prestiti e debiti che raccontano un mondo non molto diverso, negli eccessi e paure, di quello di due secoli dopo.

"I documenti sono importanti manoscritti che ci narrano di una Giustizia a misura di uomo, imperfetta certamente nei dettati di legge, ma certo a portata spesso di analfabeti, uomini e donne che spesso non avevano idea se la Russia fosse piu lontana di Cuneo, dove non erano mai stati - sottolinea l'avvocato - . Li ho raccolti, evitandone un folle macero, per senso del dovere storico e civile che tutti dovremmo orientare verso questi frammenti di memoria".

I documenti saranno presto esposti in una antologia pubblica ed illustrati alla cittadinanza.

c.s.

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