Nella società contemporanea ricevere è molto più facile che conservare. Conservare vuol dire tramandare, assicurare welfare alle generazioni successive. Anche il volontariato è dono... quando non diventa autoreferente.
E' questo il tema del libro "Gestire il dono: il management del non profit" (Giappichelli Editore), di recentissima pubblicazione.
Scritto a 4 mani da Pierluigi Dovis in collaborazione con il docente universitario saviglianese Filippo Monge, sottolinea come la mentalità del cambiamento debba prevalere sul cambiamento di mentalità: nel "non profit" la sopravvivenza del dono è assicurabile da processi e procedure, da mission e vision, perché la distruzione di valore è dietro l’angolo e l’inefficienza crea spreco e disperde straordinarie opportunità di crescita, di assistenza.
Abituarsi a progettare (e a rendicontare) diventa, cosi, il nuovo orientamento strategico di fondo. In grado di migliorare struttura, condotta e performance di enti e onlus ma anche di estendere, sine die, un fecondo rapporto con i principali stakeholder.
Pierluigi Dovis è il direttore della Caritas diocesana di Torino, già responsabile regionale. Esperto di problemi sociali è ed è stato amministratore di fondazioni e organizzazioni non lucrative.
Filippo Monge è docente di Marketing ed Economia Manageriale presso l'Università degli Studi di Torino. Dal 2010 al 2012 è stato membro del CNEL.