Grande clamore di pubblico per Luciano Ligabue, encomiato oggi a Barolo, nel corso della seconda giornata del Festival, con il Premio Speciale Cinema Collisioni per il suo ultimo film "Made in Italy".
"Un film e una storia che non potevo non raccontare", ha spiegato il regista.
"Un film che porta a compimento un'idea, il lavoro cinematografico cui mi sono più appassionato: un processo fatto di discussioni e intese, di grande attenzione e partecipazione, di cui vedo ancora i risultati".
E che delinea, con talento e sguardo lucido, le inquietudini del vivere contemporaneo, nel quale spiccano il coraggio e la testardaggine dei milioni di italiani che, ogni giorno, lottano con fatica per sopravvivere e continuano, tuttavia, ad amare il proprio Paese.
"Iniziare a fare il regista è stato un gesto da incoscienti, che ricordo, però, con amore e fierezza", ha ricordato Ligabue.
"Comporre film, così come scrivere una canzone, emerge dalla volontà di comunicare qualcosa - ha, poi, precisato il cantante -, e molta è la rabbia quando si tenta di comprendere il significato di un testo scevro della sua cornice musicale: le canzoni nascono per essere cantate".
"Ugualmente - ha continuato - mi piace molto scrivere i dialoghi cinematografici ed è per me importante che gli attori assumano le declinazioni dialettali pensate in corso di sceneggiatura".
Ancora una volta, dunque, Ligabue, con il suo talento e la sua spiccata capacità di narrazione, si rivela il miglior "frontman di se stesso", incentrato sulla descrizione di "attimi intensi: è, infatti, fondamentale restare nel presente e godere dell'intensità di vita", ha chiosato l'artista.