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Scuole e corsi | 12 febbraio 2019, 10:00

Il nuovo Itis di Verzuolo sorgerà in collina: “Ne prendiamo atto, informeremo i cittadini e vigileremo con spirito collaborativo”

Ieri (lunedì) l’incontro in Regione, alla presenza dell’assessore Pentenero, della Provincia, del Comune e del Comitato “Itis-Agraria: parliamone”. Provincia irremovibile sulla scelta, appoggiata dal Comune. Il Comitato: “Situazione delicata cui si è giunti per scelte fatte da pochi e non condivise”

Il rendering del nuovo Itis

Il rendering del nuovo Itis

Non ci sono sostanziali novità in merito alla vicenda della costruzione del nuovo Itis di Verzuolo, prevista sulla collina che già ospita l’Istituto agrario.

Nemmeno dopo l’incontro di ieri (lunedì), negli uffici torinesi della Regione Piemonte.

Presenti, intorno al tavolo, l’assessore regionale all’Istruzione Gianna Pentenero, il consigliere provinciale (con delega al “mondo” scolastico) Milva Rinaudo, il sindaco di Verzuolo Giancarlo Panero e Aldo Galliano, rappresentante del Comitato “Itis-Agraria: parliamone”.

L’incontro in Regione giunge dopo l’animato dibattito del 21 gennaio scorso. In quella sede, il Comitato aveva avanzato forti dubbi sulla localizzazione dell’Itis in collina, sia per gli aspetti di viabilità, ma anche su tempi di costruzione, costi e convivenza di due istituti superiori così vicini.

La Provincia, però, era stata irremovibile: “I soldi per il nuovo istituto sono stati stanziati dal Governo con un apposito bando. Il progetto dunque non può subire delle modifiche: se la scelta non vi piace basta dirlo, abbiamo una lunga lista di scuole che hanno bisogno di interventi, dirotteremo su di loro i fondi”.

Dalla platea era giunta la richiesta di un incontro presso l’Assessorato regionale competente. E così è stato.

La Regione ha voluto “accompagnare il processo di confronto tra gli Enti istituzionali coinvolti e il Comitato ‘Itis-Agraria: parliamone’”: “L’incontro – spiega l’assessore Pentenero - è stato l’occasione per permettere a Comune di Verzuolo e Provincia di Cuneo di approfondire alcuni aspetti non ancora definiti della vicenda”.

Dello stesso avviso il consigliere provinciale Rinaudo: “L’incontro ha permesso di approfondire proficuamente il confronto sulla scelta di ricollocazione dell’Itis Rivoira.

Si è peraltro ribadito che la stessa è stata effettuata in piena sintonia con l’Amministrazione locale, valutata dagli organi istituzionali e di controllo, con una visione proiettata al futuro e che mette al centro la risposta concreta data ad un’esigenza formativa del territorio.

Inoltre, in un'ottica di crescita comune, si potranno migliorare tutte le analisi progettuali interne ed esterne in vista di una reale fruizione degli spazi”.

Milva Rinaudo ha inoltre annunciato l’intenzione della Provincia, che vuole attivare “un proficuo confronto con le due scuole”. Con quale obiettivo? “Dare risposte alle modalità didattiche, che manterranno alto il livello dei due istituti coinvolti”.

Giancarlo Panero, sindaco della cittadina, ha usato parole di apprezzamento per “la posizione della Provincia, che ha documentato la scelta di costruire il nuovo Itis in collina”: “È stata una riunione di approfondimento e non di decisione. – precisa – La nostra posizione rimane quella espressa in sede di Consiglio comunale. Preoccupa il fatto che, se salta la programmazione, nessuno sa come potrà evolvere la vicenda: si rischia dunque di perdere tempo senza sapere a cosa andremo incontro.

Sulle criticità legate alla viabilità, il Comune di concerto con la Provincia valuterà tutte le soluzioni possibili”.

Panero, poi, ha commentato anche la sua richiesta – negata – di visionare le oltre 200 firme “contro” l’Itis in collina, raccolte dal Comitato: “Mi è stato risposto che mai le avrò. Mi dispiace, ma non posso che prendere atto dell’inesistenza di tali firme, e quindi del Comitato.

In paese ci sono molti cittadini che sollecitano una raccolta firme a sostegno di una soluzione della questione Itis. Una grossa parte del paese è favorevole all’Itis in collina. Come sindaco, però, farò di tutto per evitare le divisioni all’interno della nostra comunità”.

Non dello stesso avviso il Comitato “Itis-Agraria: parliamone”, che definisce l’incontro in Regione un “Nulla di fatto”.

L’assessore Pentenero – spiega Gianfranco Marengoconvocando l’incontro ha riconosciuto la validità delle preoccupazioni che abbiamo espresso in questi mesi, ricordando che più voci e più segnalazioni l’hanno sollecitata a promuovere l’incontro, nonostante l’iter progettuale sia in fase molto avanzata.

Mancano risposte convincenti anche sul destino del vecchio ITIS, sulla futura gestione della palestra, sulle ricadute economiche e sociali verso le attività del centro cittadino.

Entrambi i dirigenti scolastici dei due Istituti hanno ribadito come non ci sia stata alcuna condivisione nella fase pre-progettuale e sulla localizzazione del nuovo Itis, appresa dalla stampa. Condivisa da tutti, invece, l’importanza espressa dalla Dirigente scolastica del “Denina” di avere al più presto un nuovo edificio per l’Itis.

All’ipotesi avanzata dall’assessore Pentenero, di un eventuale approfondimento della scelta progettuale, si è contrapposta la ferma presa di posizione di Milva Rianudo che ha perentoriamente affermato che la tale scelta non era in discussione, avendo la Provincia scelto in base alle sue prerogative e competenze.

Il sindaco Panero ha manifestato il suo sostegno alla consigliera delegata e ha affermato che il vecchio Itis ritornerà al Comune, che dovrà gestirne la demolizione e, analogamente, troverà delle soluzioni per la gestione della palestra comunale e per la realizzazione di un “viottolo” di collegamento tra Agraria e paese.

Con queste considerazioni si è chiuso ogni porta al confronto, l’assessore Pentenero ha confermato che quando ci sarà la firma del decreto ministeriale e i fondi saranno disponibili, la Provincia potrà procedere a cantierare il progetto; ha invitato per altro tutti i presenti a mantenere in essere un dialogo costruttivo”.

Marengo ribatte anche alle parole del sindaco, sulla “mancata visione” delle firme raccolte dal Comitato: “Il sindaco ha perso il contatto con la realtà, sostenendo una decisione che lascia un’eredità pesantissima al Comune di Verzuolo. L’incontro del 21 gennaio, la Regione che riconosce le nostre preoccupazioni, i commercianti sul piede di guerra dovrebbero far pensare alla sostanza, e non all’elenco delle firme. Panero pensi piuttosto a convocare l’incontro cittadino che ha promesso e scritto”.

Il nuovo Itis, quindi, sorgerà in collina.

Ne prende atto anche lo stesso Comitato, che parla di una “situazione delicata cui si è giunti per scelte fatte da pochi e non condivise”.

Ribadiamo anche l’importanza che l’Itis rimanga a Verzuolo. Informeremo i cittadini verzuolesi della situazione generale che si è venuta a creare, e ci impegniamo sin d’ora a vigilare con spirito collaborativo alle successive fasi di progettazione, realizzazione e avvio del nuovo Istituto”.

Nicolò Bertola

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