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Economia | 14 gennaio 2020, 14:11

Niente da fare per Prestel Avio: per l’azienda di La Morra arriva la dichiarazione di fallimento

Le dimissioni di buona parte dei circa 40 dipendenti hanno preceduto di pochi giorni la sentenza emessa dal Tribunale di Asti nei confronti della storica azienda impegnata nel settore dei cablaggi per aeromobili

La sede dell'azienda, in località Batasiolo a La Morra

La sede dell'azienda, in località Batasiolo a La Morra

Langhe e Roero hanno purtroppo chiuso e riaperto la contabilità dei fallimenti dichiarati dal Tribunale di Asti tra la fine del vecchio anno e l’inizio del nuovo.
Se ieri, lunedì 13 gennaio, presso la Cancelleria del Palazzo di Giustizia, è stata depositata la sentenza che ha messo scritto la parola fine sulla (breve) storia societaria della Olicar Gestione Srl, società che dal 2017 operava nell’orbita della Manitalidea di Ivrea (la stessa capogruppo sarà al centro di un’udienza per l’accertamento dei presupposti per lo stato di insolvenza in programma il 31 gennaio presso il Tribunale di Torino), nei giorni che hanno preceduto la sosta natalizia è purtroppo arrivata al capolinea anche la vicenda della Prestel Avio di La Morra.

Una storica realtà familiare, quella che sino a pochi mesi fa occupava una quarantina di dipendenti nello stabilimento di località Batasiolo, che sino all’ultimo ha visto la proprietà mettere in atto ogni possibile tentativo per rimanere in carreggiata in una nicchia di mercato – quello dei cablaggi elettronici per aeromobili – di particolare complessità.

Un epilogo, quello sancito dal Tribunale con provvedimento depositato lo scorso 16 dicembre (giudice delegato il dottor Marco Bottallo, curatore Maurizio Irrera), che – dopo i vani tentativi di rilancio esperiti con la ricerca di possibili partnership produttive – sempre nel dicembre scorso era stato preceduto da inequivoci segnali di difficoltà: quella a fare fronte agli arretrati accumulati nel pagamento degli stipendi ai dipendenti e la conseguente decisione di buona parte di questi di rassegnare le proprie dimissioni per giusta causa.

Un passo sofferto, da parte delle maestranze, ma necessario per consentire loro di accedere a provvidenze come la Naspi, in grado di assicurare loro una fonte di reddito alternativa durante la ricerca di un nuovo impiego.

Il Tribunale ha fissato per il prossimo 7 aprile (ore 11.15 presso il Palazzo di Giustizia di Asti) l’adunanza dei creditori per l’esame dello stato passivo. Creditori e terzi che vantino diritti reali o personali su cose in possesso dell’azienda fallita avranno trenta giorni di tempo prima di quel termine per le domande d’insinuazione e l’invio della relativa documentazione.

E. M.

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