Riceviamo e pubblichiamo la lettera dal segretario provinciale Salvatore Bove della Uiltucs alla Prefettura di Cuneo, al presidente della provincia di Cuneo Federico Borgna e ai sindaci di Cuneo, Alba, Bra, Mondovì, Saluzzo, Savigliano e Fossano sul tema del lavoro nei supermercati. Di seguito il testo della missiva.
Spett.li Istituzioni,
Tutti sappiamo che lavoratori e cittadini in questo momento sono obbligati, sia per quanto riguarda la privazione delle libertà individuali, sia in termini economici, a duri sacrifici per evitare l'ulteriore propagarsi di un virus dirompente con il quale, a quanto è dato sapere, dovremo conviverci ancora per lunghi periodi.
In prima linea, accanto agli operatori degli ospedali e delle strutture sociosanitarie, i lavoratori del settore commercio sono tra i più esposti al rischio di contagio proprio perché quotidianamente sono a contatto con movimenti considerevoli di persone, che non sempre vengono gestiti in modo adeguato.
Ci risulta, infatti, che in alcuni punti della distribuzione organizzata non sempre vengono rispettati i protocolli di contenimento Covid-19, non sempre viene garantito un efficiente servizio di controllo per limitare l'afflusso della clientela ed assicurare le giuste distanze, per la tutela dei lavoratori e degli stessi avventori, soprattutto nei reparti casse.
Per questo riteniamo necessario un Vs. intervento a tutela della salute e sicurezza della popolazione in generale e, in particolare, delle lavoratrici e dei lavoratori di questo settore: la chiusura nelle giornate festive e domenicali consentirebbe di ottenere una minore esposizione ai rischi di contagio ed una migliore organizzazione delle turnazioni.
Questa scelta, come ricordato dalla lettera di CGIL-CISL-UIL del Piemonte, è già stata fatta in importanti regioni come l'Emilia Romagna e il Veneto, senza che si siano prodotte problematiche particolari rispetto ai parametri di sicurezza ed ai servizi, che vengono garantiti ai consumatori nelle giornate feriali.
La chiusura domenicale e festiva, oltretutto, agevolerebbe i controlli delle forze dell'ordine e la sanificazione delle aree di vendita.
Ci risulta, invece, che alcuni operatori commerciali della G.D.O. hanno intenzione di aprire nella domenica di Pasqua e nella festività di Lunedì dell'Angelo: per noi è inaccettabile che, proprio in questo periodo, si metta a rischio la vita dei lavoratori e degli utenti amplificando le occasioni di contagio.
Le lavoratrici ed i lavoratori del commercio, che rappresentano una fascia considerevole della popolazione della nostra Provincia, sono giustamente preoccupati per la propria salute e per i rischi di contagio dei propri familiari: proprio perché sono sottoposti a stress psicofisici continuativi, gli addetti che operano in questo settore hanno bisogno di un segnale di attenzione da parte delle Istituzioni.
A tale proposito vogliamo ricordare che, per i lavoratori di tutti gli esercizi commerciali, non esiste comunque obbligo contrattuale di prestazioni lavorative durante le festività.
Ribadiamo che le giornate domenicali e festive dovrebbero essere utilizzate per il recupero delle energie psicofisiche, tanto più in un periodo in cui lavoratrici e lavoratori, per fornire un servizio essenziale alla popolazione, sono stati messi e continuano ad esser messi a dura prova.
Chiediamo, infine, il rispetto delle ordinanze e dei DPCM emanati in questi ultimi giorni, che mirano non solo ad evitare assembramenti, ma anche a garantire le necessarie condizioni, soprattutto nei luoghi di lavoro, per la tutela della salute e sicurezza di migliaia di lavoratrici e lavoratori di questa Provincia.
Ill.mo sig. Prefetto, egregio sig. Presidente della Provincia di Cuneo, egregi Sindaci dei Comuni sopra richiamati, noi auspichiamo vogliate accogliere le nostre richieste nell'interesse e a salvaguardia della salute e sicurezza dell'intera popolazione, adottando i provvedimenti opportuni per le chiusure domenicali e festive.
Cordiali saluti.
Salvatore Bove
Il Segretario Generale
UILTuCS Provincia di Cuneo
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sabato 04 maggio
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