Ivana Borsotto, bloccata ieri a Maputo, in Mozambico, è riuscita a lasciare la capitale

Un pomeriggio lunghissimo quello vissuto dai quattro italiani bloccati per ore all'interno del loro albergo a Maputo, in Mozambico, dove, ieri mattina, sono scoppiati dei disordini e delle proteste in città contro il rincaro dei generi di prima necessità annunciato proprio per il 1° settembre. Gli italiani non hanno subito alcuna violenza, ma sono stati trattenuti in albergo per ragioni di sicurezza. Tra loro anche la fossanese Ivana Borsotto, assieme ad altri tre operatori di ProgettoMondo Mlal, una Ong di Verona di cui la Borsotto è vice presidente nazionale.

Nel pomeriggio di ieri, ora locale, i quattro operatori sono riusciti a lasciare il loro albergo scortati dalla polizia. Hanno raggiunto l'aeroporto nonostante la presenza di molti blocchi da parte dei manifestanti. L'aeroporto è comunque sempre stato attivo e la Borsotto si è imbarcata per la città di Nampula, situata a 1500 chilometri dalla capitale del paese africano. Qui la Borsotto terrà un seminario sul tema della cooperazione assieme al vicentino Fabio Berselli, anche lui membro di Mlal, da giorni a Nampula in attesa dei suoi compagni. 

Ivana Borsotto, 44 anni, è la vice presidente nazionale di questo movimento che, negli anni, ha rivolto la sua attenzione anche ad altre aree del mondo, oltre all'America Latina. L'Ong è presente in Mozambico dal 1998. La sede regionale dell'associazione si trova proprio nella città degli Acaja. La Borsotto, molto nota a Fossano, è stata dirigente della Multiservizi, ha fatto parte del cda del Consorzio Monviso Solidale e da fine giugno è presidente del Consorzio stesso, su proposta del sindaco Francesco Balocco, che ha voluto lei come nuova presidente al posto del dimissionario Silvio Crudo. Una donna, quindi, stimata e apprezzata, con grande esperienza nel mondo del sociale e dei servizi.

Al momento i disordini a Maputo paiono essere rientrati, ma non si esclude che si ripetano situazioni analoghe anche in altre città del paese dove, negli ultimi tempi, sono aumentati gli episodi di criminalità tra cui in particolare attacchi a mano armata a scopo di rapina, aggressioni e sequestri di auto, furti in abitazioni.