Tetti di capannoni completamente ricoperti di amianto, nonostante le leggi da tempo ne vietino l’utilizzo e dettino le norme per gestire ed eliminare il pericoloso materiale. Succede a Cuneo, a due passi dal centro, in una zona ricca di impianti sportivi e molto vicina al Parco fluviale del Gesso e dello Stura: via Porta Mondovì.
A scoprire la situazione e portarla all’attenzione del Consiglio comunale è il consigliere Antonino Pittari della Lista Italia dei Valori. Con un’interrogazione che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale, Pittari chiede all’Amministrazione “quali siano le attività del comune in merito al sito e, più in generale, sul programma di bonifica in atto su tutto il territorio comunale per eliminare il più rapidamente possibile il potenziale pericolo.”
Come noto, le polveri contenenti fibre di amianto possono causare gravi patologie: l’asbestosi, tumori della pleura, carcinoma polmonare. Per questo motivo sin dal 1992 lo Stato italiano, uno dei primi al mondo, ne ha vietato l’utilizzo e ordinato lo smaltimento.
“Con questa interrogazione – afferma Pittari – desideriamo capire perché i capannoni di via Porta Mondovì abbiano ancora ampi tetti in eternit e nessuno si sia mai occupato della loro bonifica. Ci sta molto a cuore la salute dei cittadini cuneesi, per questo vogliamo sapere come intenda agire il Comune.”
Ufficio stampa Italia dei Valori – Cuneo


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