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Attualità | 17 novembre 2012, 06:22

Saluzzo, prima l’intitolazione di una via all’eroico tenente Malausa, poi l’incontro con Nando Dalla Chiesa

Alle 11, nel Palazzo Comunale. Un’ora prima, avverrà invece l’intitolazione di una strada al tenente dei carabinieri Mario Malausa perito per mano mafiosa nella Strage di Ciaculli

Una vecchia immagine dei funerali dei caduti nella "strage di Ciaculli", in cui trovò la morte anche il tenente Mario Malusa, cui Saluzzo questa mattina intitola una strada

Una vecchia immagine dei funerali dei caduti nella "strage di Ciaculli", in cui trovò la morte anche il tenente Mario Malusa, cui Saluzzo questa mattina intitola una strada

Saluzzo ospita questa mattina il “secondo tempo” delle celebrazioni del 4 Novembre. Alle 11 – nel Palazzo Comunale – l’Amministrazione Cittadina guidata dal sindaco Paolo Allemano riceverà il dottor Nando Dalla Chiesa. Figlio dell’indimenticato ed indimenticabile generale Carlo Alberto, assassinato il 3 settembre di 30 anni fa insieme con la moglie Emanuela Setti Carraro, Nando è professore associato di Sociologia della Criminalità Organizzata presso l’Università degli studi di Milano e presidente onorario di “Libera”, l'associazione contro le mafie fondata da don Luigi Ciotti. Recentemente, in commemorazione dei 20 anni dalla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ha pubblicato il racconto “Quando lo stato fa lo stato non ce n'è per nessuno” in “Dove Eravamo. Vent'anni dopo Capaci e Via D'Amelio”.

Un’ora prima, alle 10, avverrà invece l’intitolazione di una strada della città al tenente dei carabinieri Mario Malausa perito per mano mafiosa nella cosiddetta Strage di Ciaculli (Palermo), una delle più sanguinose mattanze degli Anni Sessanta della Sicilia del dopoguerra. Avvenne il 30 giugno 1963: un’Alfa Romeo imbottita di esplosivo uccise – oltre a Malausa – i marescialli Silvio Corrao e Calogero Vaccaro, gli appuntati Eugenio Altomare e Mario Fardelli, il maresciallo dell’esercito Pasquale Nuccio ed il soldato Giorgio Ciacci. Nativo a Tripoli, la famiglia Malausa risiede tutt’ora a Envie dal 1973 e fino a qualche anno aveva gestito una nota azienda manifatturiera dopo che il babbo era stato veterinario nella vicina Revello.

W.A.

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