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Attualità | 10 aprile 2013, 15:04

Pochi utenti sulla Cuneo-Ventimiglia? Se poi quei pochi neppure pagano…

La testimonianza diretta di una nostra lettrice che. dopo aver insistito con il capotreno per pagare il biglietto, ha "viaggiato gratis su e giù per la Valle Vermenagna ai danni di Trenitalia e della collettività"

La stazione di Limone Piemonte

La stazione di Limone Piemonte

Voglio raccontare, per quanto possa essere utile, la mia personale esperienza  in merito al funzionamento del servizio ferroviario sulla linea Cuneo-Ventimiglia, che ora rischia di essere soppresso o drasticamente modificato.

Durante l'inverno appena trascorso ho dovuto usufruire del treno, almeno una decina di volte, per recarmi da Vernante a Borgo S.D. e viceversa. Qui a Vernante l'erogazione dei biglietti è delegata da parte di Trenitalia alla Pro Loco locale, che svolge sì un ottimo servizio al pubblico, ma naturalmente soltanto nelle ore di apertura e cioè dalle 10 alle 12 di tutti giorni della settimana e dalle 16 alle 18 del sabato e della domenica.

Non potendo così munirmi sempre in anticipo del biglietto presso la Pro Loco, mi dico "vorrà dire che alla stazione c'è la macchinetta dispensatrice e il biglietto lo prendo lì", ma una volta giunta alla stazione constato che la macchinetta risulta essere fuori servizio, così come in seguito scopro essere fuori servizio anche le macchinette delle stazioni di Robilante e Borgo S.D.. Allora salgo sul treno, adocchio il capotreno, gli dico che sono senza biglietto e aspetto che passi per farmi pagare il giusto tributo per il servizio che Trenitalia mi offre. 

Ma, detto questo,  a volte il capotreno si infila in cabina con il macchinista e da lì esce soltanto quando il treno si ferma nelle stazioni intermedie, per verificare che i passeggeri siano tutti a bordo prima della partenza del treno stesso, per poi ritornare in cabina. Altre volte invece lo vedo seduto sui sedili adiacenti alla cabina, intento in qualche faccenda, ma non sicuramente in quella di controllo tra i passeggeri nei vari scompartimenti… e nel frattempo io scendo, perché giunta a destinazione, senza aver pagato il biglietto! 

Ora mi viene in mente quella domenica di gennaio quando sono salita sul treno  alla stazione di Borgo S.D. e quando, dopo aver avvisato di essere senza biglietto, mi sento dire molto sottovoce dal capotreno "ma lei non sa che adesso non si fanno più i biglietti sul treno?". Sorpresa lì per lì dalla risposta, gli dico che non ero a conoscenza di questa cosa e lo ringrazio con un sorriso, ma poi, seduta in attesa che arrivi il momento di scendere a Vernante, rifletto e mi chiedo, tra me e me, come sia possibile ciò e con una punta di malizia penso che forse il soggetto in questione possa essere un po’ svogliato, per non dire pigro, tanto comunque da non voler compilare manualmente il biglietto. Così, alla fine della fiera, in questi mesi ho viaggiato gratis su e giù per la Valle Vermenagna ai danni di Trenitalia e della collettività, e come me, da quanto mi risulta, anche altri passeggeri. 

A questo punto mi sorge spontanea la domanda: "Ma come fa Trenitalia a dimostrare che l'utenza su questa linea è scarsa, visto che i passeggeri, benchè animati da buona volontà, non hanno in alcun modo la possibilità di pagare il biglietto?". Naturalmente ho parlato della mia esperienza dei mesi scorsi, mentre attualmente la situazione è cambiata: Trenitalia ha provveduto infatti ad installare nelle stazioni dei “macchinoni”, non più macchinette, che forniscono i biglietti soltanto con l’inserimento di carte di credito (hanno però tutti la carta di credito, ragazzi e anziani compresi?).

Questa installazione sarà sufficiente a risolvere il problema dell’evasione, se poi a bordo dei treni non ci sarà chi verifichi la presenza di “portoghesi”?  Forse l’unico modo per risolvere il problema sarà proprio che Trenitalia sopprima o modifichi in modo drastico il servizio ferroviario sulla linea Cuneo-Ventimiglia?

M.L.

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