Saluzzo caso migranti: "Serve un tavolo con le istituzioni"

 Da anni la CGIL segue la situazione che si è venuta a  creare nel saluzzese con l’arrivo di un numero sempre più alto di braccianti stranieri in cerca di lavoro nella campagna di raccolta della frutta. La risposta al bisogno di ospitare questi lavoratori è stata predisposta per quest’anno in un progetto integrato tra Enti Locali, Associazioni di Volontariato e Coldiretti per un totale di più di 200 posti letto di cui 120 riservati a chi avrà un contratto di lavoro.           
La crisi economica ed occupazionale, insieme alla chiusura dei centri di accoglienza per i profughi dalla Libia, hanno però fatto sì che fin dal mese di maggio arrivassero a Saluzzo  decine di persone (oggi sono più di 200), attualmente accampate al Foro Boario.           

Riteniamo  questa  una “emergenza umanitaria” che richiede un piano di accoglienza che non può essere lasciato a carico esclusivo del Comune di Saluzzo, ma deve essere assunta come intervento di “protezione sociale” in collaborazione tra pubblico e privato sociale. Pertanto chiediamo con forza a Prefettura, Provincia e Regione di fare presto a predisporre un intervento di ospitalità. Per quanto riguarda le competenze specifiche, la CGIL, sarà presente sul territorio per tutelare i lavoratori e i loro diritti contrattuali e previdenziali.  Inoltre, pensiamo sia importante monitorare il territorio per prevenire od intercettare forme di caporalato che si possono instaurare.  

A tale proposito rinnoviamo la richiesta di un tavolo di lavoro Istituzionale con Provincia e Regione in modo da attivare progetti di incentivazione per  i datori di lavoro che assumono  in modo regolare e controllato attraverso il Centro per l’Impiego.

CGIL Cuneo