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Saluzzese | 15 febbraio 2014, 21:55

A Saluzzo i manifestanti della Lega Nord alla fiaccolata dicono no all’immigrazione clandestina

No ai clandestini, si al lavoro gli slogan del corteo che ha percorso alcune vie cittadine fino a piazza Vineis, dove si sono tenuti gli interventi degli esponenti del Carroccio. In Duomo il contro-evento preghiera organizzato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII.

La fiaccolata della Lega Nord in corso Italia a Saluzzo

La fiaccolata della Lega Nord in corso Italia a Saluzzo

“No all’immigrazione clandestina, sì al lavoro; Saluzzo città martire dell’immigrazione;  lavoro al Nord; per primi i Cuneesi” sono  alcuni degli slogan scanditi questa sera dai partecipanti,  un centinaio  circa, alla manifestazione della Lega Nord a Saluzzo.

Saluzzo  è stata scelta  come città della  protesta, ha affermato  Claudio Sacchetto "perché  emblematica  della situazione, città dove il fenomeno dell’immigrazione  non controllato   è stato più evidente, ingigantendosi per colpa dell’Amministrazione. Non si può permettere che qui arrivino centinaia di persone senza prospettive”.

La fiaccolata, partita da piazza Buttini, è transitata per via Martiri, passando di fianco al Duomo, sulle cui gradinate ha  incrociato i cartelli di  chi ha accolto l’invito della Comunità Giovanni XXIII, di rispondere alla fiaccolata leghista con un momento di preghiera in Cattedrale.

Dopo il tratto di corso Italia, lo sventolio delle bandiere con il coro di slogan  è giunto in piazza Vineis, davanti al monumento di Silvio Pellico  per gli  interventi di alcuni leader del  Carroccio. 

“Noi siamo cristiani, ma non preghiamo per chi sfrutta l’accoglienza- ha affermato  Giorgio Maria Bergesio, Commissario provinciale della Lega, parlando del tema dell’immigrazione clandestina per poi passare ad altri cavalli di battaglia del suo partito: le  tematiche dei quesiti referendari depositati  dal Carroccio “ Vogliamo che l’accesso ai concorsi pubblici debba essere riservato ai cittadini italiani, che le” signorine”  sulle strade esercitino in case chiuse, paghino le tasse e siano sottoposte a controllo sanitario. Vogliamo l’abolizione  della riforma Fornero.”

"Questa non è una manifestazione contro i diritti  umani, contro gli immigrati che vivono civilmente,  contro chi  ha il colore diverso dal nostro – ha ripreso  Domenico Andreis consigliere saluzzese della Lega Nord, volendo rispondere al comunicato stampa della Comunità  Papa Giovanni XXIII, che da anni, con la Caritas, segue l’emergenza dei migranti stagionali a Saluzzo e che ha organizzato nella stessa ora il contro evento di preghiera in Duomo. “Ci vogliono regole precise per chi viene da immigrato nel nostro territorio e che non passi l’idea che da noi può considerarsi in pensione permanente”.

La presidente della Provincia Gianna Gancia, tra i leader locali del Carroccio ha concluso “Non è facile esporsi in questo modo e respingiamo al mittente le accuse di razzismo e xenofobia. Questa manifestazione è l’affermazione del diritto e del rispetto delle regole.  Non c’è nessuno  Stato  che apra le porte agli immigrati  senza regole certe. Spesso dietro questa povera gente c'è molta speculazione.

Non una contrapposizione di piazza, ma di contenuto alla manifestazione della Lega, ha voluto essere per gli organizzatori, la comunità Papa Giovanni XXIII, il momento di riflessione e di preghiera che si è svolto in contemporanea in Duomo. Scopo:  esprimere la contrarietà a questo tipo di impostazione culturale del Carroccio,  rispetto al fenomeno dell’immigrazione. Tra i partecipanti  anche il sindaco Paolo Allemano.

 

Vilma Brignone

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