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Sanità | 06 aprile 2014, 19:09

Equipe Adas Onlus e i dati dell'assistenza del 2013

Cure palliative a domicilio gratuite in provincia di Cuneo: bilancio e progetti per l'anno in corso

Equipe Adas Onlus e i dati dell'assistenza del 2013

La Fondazione A.D.A.S. (Assistenza Domiciliare Ai Sofferenti) Onlus opera a Cuneo da 24 anni nell’ambito delle cure palliative e della terapia del dolore fornendo, per esclusive finalità di solidarietà sociale e senza intenti di lucro, assistenza domiciliare gratuita diretta ad alleviare il dolore e i sintomi che possono comparire in questa fase della cura, a migliorare la qualità della vita e la situazione ambientale dei sofferenti bisognosi, con particolare riferimento ai pazienti affetti da patologie oncologiche o malattie croniche debilitanti.

La Legge 38/2010 sancisce infatti il diritto di ogni cittadino alle cure palliative e al sollievo dal dolore  in tutte le sue forme acute, croniche e terminal, al controllo dei sintomi più comuni, quali delirium, dispnea, nausea, vomito e in tutti i livelli  di cura: ospedaliero, ambulatoriale e domiciliare. Le cure palliative si uniscono pertanto idealmente con le terapie del dolore in un percorso ben definito dalla normativa e nell’ottica di  un forte spirito collaborativo tra la componente pubblica delegata ad operare sul territorio (le ASL) e gli enti privati come la Fondazione Adas .

L’Adas Onlus  fa parte della Rete Territoriale di Cure Palliative  ed  è orgogliosa di esserne parte attiva da anni; dall’analisi dei dati relativi all’assistenza prestata nel corso del 2013 si può  facilmente intuire il valore non solo umanitario e sociale, ma anche di impatto prettamente economico che tale servizio riveste.

 L’assistenza prestata dall’equipe medico-infermieristica Adas è infatti assolutamente gratuita per gli ammalati e per le loro  famiglie, così come per il  Servizio Sanitario Nazionale, per la Regione Piemonte e per l’ASL CN1 con cui l’Adas opera in forza di specifica Convenzione stipulata con l’espressa rinuncia da parte Adas  a qualsivoglia forma di contributo o rimborso economico. L’Adas nel corso del 2013 ha assistito gratuitamente presso il loro domicilio sul territorio provinciale 123 ammalati, con una diminuzione in termini assoluti rispetto al 2012 di 23 assistiti, ma incrementando  la media registrata negli ultimi anni che si attestava sulle cento unità ed aumentando inoltre il numero complessivo di giorni di assistenza medi prestati ad ogni singolo ammalato che sono passati dai 49,80 del 2012 ai 57,80 del 2013.

Da questi dati si può facilmente dedurre  quanto siano stati elevati i costi di cui si è fatta carico l’Adas, che sono arrivati a sfiorare  i 600.000 Euro. Costi che sono stati parzialmente sostenuti grazie al contributo di alcune Fondazioni Bancarie, di Aziende,  Enti ed Associazioni operanti sul territorio provinciale e dalle offerte dei privati cittadini che – merita evidenziarlo – sono aumentate rispetto al 2012 del 68% passando da 76.204  a 128.060 Euro, segno tangibile dell’importanza con cui viene percepito dai cittadini il servizio da noi svolto e della sensibilità che ci viene riservata in segno di gratitudine.

Purtroppo le spese che devono essere sostenute per il personale dipendente (4 infermiere professionali, 2 OSS – Operatrici Socio Sanitarie e 2 segretarie) e per le prestazioni che vengono fatturate dai professionisti che collaborano in maniera continuativa con Adas e ne compongono l’Equipe (8 medici, 6 infermiere professionali, 2 fisioterapiste, 2 psicologi) , oltre che per l’acquisto dei materiali e dei presidi medici, per le spese di trasporto, di gestione e di formazione sono di molto superiori alle entrate.

Ogni anno il patrimonio della Fondazione si riduce quindi per coprire le perdite di esercizio (per il 2013 oltre 251.000,00 Euro!!) e la raccolta fondi diventa uno strumento indispensabile per  cercare di arginare questo costante disavanzo.

L’equipe medico-infermieristica segue al proprio domicilio malati ad alta complessità; l’attività viene inoltre integrata, in base ai bisogni del malato e delle famiglie, con l’intervento specialistico di psicologi, fisioterapiste, operatrici socio sanitarie e con  l’assistenza a 360°  fornita da un  gruppo di 20 volontari.

L’Adas non si limita però alla sola attività assistenziale, ma opera anche nel campo della ricerca, della formazione, della sensibilizzazione dei cittadini alle tematiche connesse al diritto alle cure palliative e tende ad un sempre maggiore  perfezionamento tecnico/assistenziale con progetti già svolti ed altri in fase di realizzazione.

Tra questi ci preme segnalare la realizzazione di una “Casa del Sollievo Adas” ovvero una struttura riservata a pazienti che per cause contingenti si trovassero per un breve periodo nell’impossibilità di proseguire l’assistenza presso la loro abitazione, evitando così di far gravare tali ricoveri di sollievo sull’Hospice o su altre strutture collegate al Servizio Sanitario Nazionale. E’ inoltre in fase avanzata di realizzazione la creazione dello “Sportello Filo diretto” gestito dai volontari dell’Adas e rivolto ad assistere le famiglie aiutandole nella gestione delle pratiche burocratiche e amministrative (domande di invalidità, Legge 104, ecc.).

Per quel che riguarda le tecniche di cura e assistenza, da sempre improntate ad elevati livelli di qualità, la Fondazione sta valutando l’acquisto di una particolare apparecchiatura di ultimissima generazione  (Sherlock 3CG Standalone System) in grado di guidare e garantire  il corretto posizionamento di cateteri venosi (PICC e Mid Line) direttamente al domicilio del paziente, evitando così inutili accessi in ospedale per l’applicazione di tali presidi medici.

c.s

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