Dal 15 dicembre 2013, RFF (Réseau Ferré de France) impone un rallentamento a 40 km orari su tutta la parte francese della linea ferroviaria a causa del degrado e dell’usura dei binari in diversi punti. Questi rallentamenti penalizzano gravemente gli utenti e mettono in pericolo il mantenimento stesso della linea. Mentre la lasciava degradare in questi ultimi anni, RFF domandava allo Stato italiano di finanziare i lavori per un importo di 29 milioni di euro.
Ora, un mese fa, grazie alla forte mobilitazione franco-italiana della società civile, l'Italia ha deciso di rendere disponibili i 29 milioni in questione.
Inoltre, la Regione francese PACA è altrettanto disposta ad apportare il proprio contributo.
Tutto sembrava dunque risolversi per il meglio...e invece no!
Durante un’importante riunione tenutasi a Bologna quest’ultimo 30 ottobre, RFF si è permessa di annunciare alla parte italiana che 29 milioni non saranno sufficienti e che occorreranno 80 milioni. Questo aggravio di costi preteso da RFF costituisce una grave minaccia sul futuro dei negoziati e, di conseguenza, su quello della nostra linea.
L’atteggiamento di RFF è del tutto irresponsabile, a meno che non si tratti di un’intenzione deliberata per far fallire gli accordi e arrivare alla chiusura della linea. Si tratterebbe allora di una decisione politica presa agli alti livelli dello Stato.
Noi non accettiamo questo ricatto e chiamiamo la popolazione a mobilitarsi e a cogliere ogni opportunità per rivolgersi ai rappresentanti dello Stato (prefetti, deputati..).
L'utilità vitale del collegamento ferroviario tra la nostra valle e il Piemonte è ancor più evidente in questo momento in cui il collegamento stradale del tunnel di Tenda è chiuso per lavori per buona parte della settimana. Vi è persino il rischio di una chiusura totale nel caso in cui nel cantiere dovessero verificarsi incidenti gravi.
La riunione che si terrà a Tenda
Sala del Cinema le Bégo
sabato 15 novembre alle ore 10
sul progetto del tunnel stradale sarà l'occasione per porre domande ai rappresentanti dello Stato in merito al futuro del treno e alla mancanza di concertazione e riflessione preventiva e responsabile sui 2 fondamentali assi delle nostre valli franco-italiane: quello ferroviario e quello stradale.
Chiamiamo quindi i cittadini a partecipare in massa a questa riunione pubblica e a mostrare un segno distintivo di protesta contro una situazione imposta:
vestendosi di NERO
o portando un BRACCIALE NERO.
Comité Ligne de vie Nice-Tende
&
Comitato locale ferrovie di Cuneo














