Il 23 novembre 2014 il Circolo PD del Vino ha organizzato nel castello di Grinzane Cavour, sede dell’Enoteca regionale piemontese, la prima Leopolda dei territori del vino durante cui si è data voce a tutti coloro che hanno chiesto di fare proposte o esprimere idee sul lavoro che svolgono, il territorio in cui vivono, il difficile contesto economico che affrontano e la politica che vorrebbero.
Su due problematiche legate al mondo del vino affrontate e approfondite con i politici e i giornalisti presenti alla Leopolda (l’europarlamentare Simona Bonafé, l’onorevole Francesco Bonifazi, il vice-ministro Andrea Olivero, l’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero e il giornalista Aldo Cazzullo) stanno arrivando le prime risposte concrete da parte degli organi istituzionali competenti.
Sul tema della protezione dei marchi DOP e IGP italiani, presentato a Grinzane dal produttore vinicolo di Verduno Vittore Alessandria, si è pronunciato il ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali con una circolare del 31/12/2014 che detta i criteri di protezione per consentire ai produttori interessati il corretto uso commerciale e la corretta indicazione in etichettatura e presentazione delle produzioni vinicole del veritiero nome geografico più ampio (Regione o Provincia) in cui ricade la zona di produzione del relativo vino Dop o Igp.
“Da oggi - sottolinea Marta Giovannini, del Circolo Pd del Vino e membro della Direzione nazionale del partito guidato da Matteo Renzi - è infatti possibile rivendicare la propria regione di appartenenza, non per i vini senza DO o IG ma per qualunque vino DO o IG prodotto, su tutto il materiale informativo, purché sia chiaro che lo si scrive per dare una corretta informazione sulla collocazione geografica aziendale”.
Aggiunge: “La disposizione del ministero delle Politiche Agricole rappresenta un risultato davvero importante che assicura la massima protezione alle DOP e IGP dei vini e risponde in modo adeguato alle esigenze dei produttori e degli Enti e Organismi preposti alla gestione e al controllo del settore vitivinicolo in conformità alla specifica normativa nazionale e UE in materia. Per questo occorre ringraziare i produttori che si sono battuti, tra cui Vittore Alessandria che ha sollevato il problema alla Leopolda di novembre, il governo Renzi con il ministro Martina e il vice-ministro Olivero e la Fivi, Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti che ha seguito il problema con impegno e professionalità”.
Passi in avanti sembrano essere stati fatti anche sul tema dei “Sorì” del moscato affrontato a Grinzane dall’enologo Lorenzo Tablino che ha perorato la causa di queste coltivazioni eroiche, culla della coltivazione del re dei vini da dessert, a cui manca un riconoscimento giusto ed adeguato a quanto rappresentano in materia di qualità ed ambiente.
L’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero sta lavorando su questo tema e anche qui sembrano in dirittura d’arrivo novità importanti che ci auguriamo vadano a premiare la competenza e l’abnegazione di tanti viticoltori del moscato.
“E’ importante ribadire che il Moscato è nato in questi vigneti – ricorda Ginetto Pellerino, del PD del Vino, tra gli organizzatori della Leopolda – e che oltre a dare vini di qualità rappresentano tantissimo per l’ambiente e il turismo. Vorremmo evitare l’abbandono dei “sorì” che ci salvano da frane e smottamenti e appartengono alla storia e alla cultura dei nostri territori collinari”.
CIRCOLO “PD del VINO”