Ci ha lasciati Catterina Brunetto, nata e vissuta a Rittana, staffetta partigiana di 95 anni, donna coraggiosa e straordinaria.
Nel lontano 12 gennaio 1944 nascose nella sua casa l'avvocato Duccio Galimberti ferito ad una gamba in uno scontro con i fascisti. Lo aiutò a fuggire, su una slitta, a Borgo S. Dalmazzo. Nonostante continui interrogatori e minacce, da parte di nazi-fascisti, Catterina non parlò.
La sua vita è stata un esempio di forza e di coraggio. Era titolare di un’osteria nel centro di Rittana. Rimasta vedova a soli trentasei anni, continuò il lavoro crescendo ben quattro figli.
Come non dimenticare il figlio, Adriano Perona, per tanti anni sindaco di Rittana, che con coraggio portò a termine il progetto di Paraloup, sede della formazione partigiana Italia Libera. Organizzatore della festa partigiana al Chiot Rosa, che fu teatro di tante battaglie nel periodo della Resistenza, in quanto posto strategico al crocevia delle Valli Stura e Grana.
Una piccola grande donna che ha avuto un ruolo importante nella storia non solo cuneese ma di tutta Italia per aver salvato un eroe nazionale, quale fu Galimberti, medaglia d'oro alla Resistenza, dando così lustro al paese di Rittana e a tutto il cuneese.
Alle figlie Germana, Bruna, alla nuora Teresita, e a tutti i nipoti va un forte abbraccio: siate fieri di nonna Catterina perché la storia d’Italia è costellata di tante figure minori che hanno contribuito a porre le basi della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza.