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Politica | 17 marzo 2015, 17:03

Sicurezza? Basta propaganda!

Servono investimenti, prevenzione e certezza della pena

Sicurezza? Basta propaganda!

 Il perdurare della grave crisi economica sicuramente contribuisce ad aumentare il numero di soggetti propensi, nell’indole o per necessità, all’illegalità ma questo, da solo, non è sufficiente a spiegare il fenomeno dell’incremento dei reati registrati in Italia e, in particolare modo, nella Granda.

I cardini su cui poggia la concreta possibilità di contrastare i reati e il loro incremento sono la prevenzione unitamente alla certezza della pena.

La prevenzione richiede una progettualità e non la continua rincorsa di fronte all’emergenza, caratteristica che sembra tuttora mancare all’attuale politica nazionale.

L’attitudine della politica è di rincorrere l’obiettivo nelle fasi emergenziali, come gli atti terroristici, l’incremento del numero dei reati e le calamità naturali. I proclami governativi spesso non sono seguiti da fatti concreti e vengono solo utilizzati a scopi propagandistici ed elettorali.

Nell’ambito della sicurezza pubblica, prevenire significa assicurare una costante e capillare presenza delle forze dell’ordine sul territorio e garantire la certezza della pena.

Ebbene, i tagli praticati in nome della spendind review dai governi che si sono succeduti negli ultimi cinque anni, hanno ridotto le potenzialità delle forze deputate a mantenere e difendere l’ordine pubblico.

Più investimenti e meno tagli sulla sicurezza probabilmente garantirebbero di evitare spese notevolmente maggiori durante le fasi emergenziali e, soprattutto, garantirebbero il diritto alla sicurezza dei cittadini.

            Cosa poi aggiungere sulla certezza della pena, quando nulla si fa per le troppe leggi, per lo più interpretabili, i lunghi processi e, al fine di deflazionare il carico giudiziario, il governo attuale propone la depenalizzazione dei reati “per tenuità dell’offesa”, vantandosi, l’On. Enrico Costa, con questo provvedimento (legge delega 67/14) di avere compiuto “un importante passo di civiltà per il nostro Paese”?

            Siamo contenti che anche l’eurodeputato Alberto Cirio abbia preso consapevolezza del problema della sicurezza, in particolare modo nella Granda, di quei reati quali la truffa, la violazione di domicilio e il furto che potrebbero beneficiare della depenalizzazione, quando il suo partito, Forza Italia, ha allora contribuito con PD e NCD all’approvazione di tale legge.

Fratelli d’Italia-AN è l’unico partito del centrodestra che ha votato all’unanimità contro la legge delega 67/2014 e da sempre si batte per la sicurezza e la legalità e continuerà a denunciare tutte le incongruenze legislative e programmatiche di un governo che forse la rotta deve ancora trovare, proponendo e/o contribuendo all’approvazione di sole leggi che consentano la certezza della pena e investimenti sulla prevenzione e sul personale delle forze dell’ordine.

La nostra speranza è che finalmente i fatti reali, da noi più volte denunciati, prevalgano sul mondo surreale vissuto all’interno dei “palazzi” e convincano il Governo a fare retromarcia e opportunamente riformulare la legge sui cosiddetti reati minori che affliggono il quotidiano dei cittadini italiani.

Vincenzo Colucci

 

 

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