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Attualità | 10 aprile 2015, 13:21

Essere accanto ai figli nel mondo digitale, tra rischi e opportunità

La direzione didattica 1° Circolo di Fossano ha organizzato due incontri per fare luce su un tema delicato e attualissimo

Essere accanto ai figli nel mondo digitale, tra rischi e opportunità

Una delle preoccupazioni dei genitori oggi ruota attorno all’uso che i loro figli fanno di smartphone e tablet, come porte di accesso verso internet ed il mondo virtuale. Sono mondi ricchi e affascinanti, ma anche fonte di rischi che non si sanno come affrontare e diventano quindi fonte d’inadeguatezza dei genitori verso i figli, anche detti "nativi digitali".

Su questo tema la Dir. Didattica 1° Circolo (in collaborazione con l’associazione MED) ha organizzato due serate al Castello per offrire un’occasione di riflessione ai genitori interessati.

La prima serata, martedì 23 marzo, è iniziata con micro sondaggio da cui è emerso che tutti partecipanti avevano in tasca un cellulare, per il 70% uno smartphone; internet arriva praticamente in tutte le case, però solo il 50% dei genitori ha un profilo Facebook, molti di più usano Whatsapp; infine i tablet sono presenti nel 40% delle famiglie.

La prima relatrice, l’insegnante Elena Corelli, ha introdotto i concetti base dell’educazione ai media promossi dall’associazione MED (Associazione Italiana per l’Educazione ai Media e alla Comunicazione – www. mediaeducationmed.it). L’intervento successivo era della Polizia Postale di Cuneo per trattare il problema dei rischi, dove il Sost. Comm. Tiziana Prin, senza sminuire l’importanza di queste tecnologie, ha illustrato i rischi legali, spesso legati a comportamenti nati per gioco, ma che possono persino avere rilevanza penale, ad esempio se si viola l’identità online di un compagno.

Su questi reati se denunciati vale l’obbligo di procedere d’ufficio e i genitori finiscono, con il figlio, al tribunale dei minori. Un secondo aspetto messo a fuoco è stata la semplicità nel creare identità fasulle sui social media, es. Facebook che viene usato oggi anche da ragazzi di età inferiore ai 13 anni, il che rende possibile a sconosciuti di entrare nelle cerchie dei minori: in questo un invito ai genitori ad allertare i ragazzi e fare crescere in loro un sano sospetto verso persone che non conoscono, soprattutto nell’immateriale mondo online. La serata si è chiusa con l’Ass. Capo Giancarlo Saglia che ha illustrato i concetti base della sicurezza informatica, fonte di truffe e di sempre nuove minacce, ultima quella del Kryptovirus che se attivato provvede a codificare migliaia di file del nostro computer per poi chiedere un riscatto. La serata è stata vivacizzata da video esplicativi, molto triste quello che ha raccontato la storia di una ragazza canadese, Amanda Todd, che è entrata in una spirale distruttiva.

La seconda serata, avvenuta lunedì 30 marzo, ha visto come relatore il prof. Alberto Parola, docente di Pedagogia Sperimentale presso l`Università di Torino e vice presidente dell’Ass. MED. In questo incontro il tema è passato dai rischi alle potenzialità che rendono le tecnologie così attraenti per i nostri figli ed anche per noi.

Ci ha ricordato che il web, vecchio di soli 20 anni, è un’opera umana fondamentale per noi e ancora di più per i figli, ha infatti raggiunto una dimensione tale che non basta una vita umana a visionarne anche una sola piccola frazione. Un suggerimento ai genitori è stato di lasciarsi attrarre e di provare a capire come funzionano ed evolvono gli strumenti e magari giocando crescere insieme ai figli nell’uso di questi strumenti. Ha poi illustrato alcune loro caratteristiche, in primis i browser che usiamo per cercare, ma ha ricordato che solo il 30% delle informazioni in rete sono visibili ai browser e che esiste un internet profondo che non viene nemmeno sfiorato. Il browser è allora strumento indispensabile, ma che rende disponibile a Google i nostri comportamenti e preferenze.

Ha accennato a Wikipedia, enciclopedia immensa nata dal lavoro gratuito di tantissimi ed ha suggerito di usarla, ma, se possibile, di provare a confrontarla con altre fonti, aiutando a sviluppare uno spirito critico verso le notizie trovate. Infine Facebook, sorta di vetrina, dove nasce e cresce un’identità parallela a quella reale, così importante per i giovani di oggi. Dei pericoli ha ricordato che la causa non è il mezzo, ma i comportamenti e quanto sia importante apprenderne un uso consapevole. Insomma, ognuno ha un ruolo educativo fondamentale anche in quest’ambito, come negli altri aspetti della vita: fino a lasciare i propri figli navigare da soli.

Le serate sono state un’occasione preziosa per coloro che hanno partecipato. Un grazie ai relatori, alla scuola, al Comune per il patrocinio, e alla ditta Samarcanda s.r.l. per la pubblicizzazione.

Paolo Baggia    
Presidente del Consiglio di Circolo

rg

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