Il crack della catena di ipermercati del gruppo MercatoneUno ha coinvolto in questi giorni circa 34 stabilimenti in tutta Italia, con l’affidamento della società a tre commissari nominati dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Da giorni lo store di Genola è in sciopero e l’annunciata svendita in realtà non è mai partita grazie alla resistenza dei 21 dipendenti. C’è da segnalare a livello nazionale una cessione dei presidi per i centri coinvolti nel “caso Mercatone”. C’è chi parla di un ritorno al lavoro anche per l’ipermercato di Genola, visto i versamenti dello stipendio per il mese di marzo, ritorno che potrebbe avvenire già a partire da lunedì. “Potrebbe”, ci tengono a sottolineare il condizionale i dipendenti e le sigle sindacali coinvolte nella questione.
“La possibilità di una cessazione della protesta e della riapertura dello store è una scelta che potrebbe arrivare, ma solo perché ormai la situazione si è fatta insostenibile e le speranze sono poche. A seguito del commissariamento non abbiamo ricevuto risposte e mancano le basi per poter proseguire” ha affermato Imma Cuppone Rsa Uil – “E’ vero c’è stato versato lo stipendio (in ritardo di una settimana ndr), ma non sarà questo il motivo che ci farà cessare la nostra battaglia. Molte persone per questo mese hanno ricevuto una retribuzione di 300 euro, non di certo un incentivo per tornare a lavorare. Valuteremo ogni azione, per il momento l’apertura di lunedì è ancora in forse.”