Si concretizza a Cuneo la neonata intesa tra Sanità e Panificatori per la riduzione del contenuto di sale nel pane di fattura artigianale, allo scopo di migliorare le abitudini alimentari dei cittadini e proteggere la salute negli anni.
Giovedi scorso a Borgo S. Dalmazzo, si è tenuto il primo degli incontri programmati con i titolari dei laboratori di panetteria per la presentazione ai diretti interessati degli obiettivi del programma regionale “con meno sale la salute sale”, firmato a Torino due mesi fa dall’assessore alla Sanità Antonio Saitta e dal presidente dei Panificatori del Piemonte Piero Rigucci. A Borgo una sessantina di panificatori hanno sottoscritto l’impegno a preparare e offrire ai propri clienti pane con contenuto di sale ridotto di almeno il 5% tutti i giorni e una linea di pane completamente senza sale o mezzo-sale, almeno un giorno a settimana. E’ dimostrato infatti che piccole riduzioni di sale producono effetti importanti sulle singole persone e grandi benefici in termini di salute per la collettività con notevoli risparmi dei costi di cura.
In Italia il consumo medio di sale giornaliero nella popolazione si attesta intorno agli 11 grammi negli uomini e 8 nelle donne, valori superiori quindi ai 5 grammi raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Perché ridurre il sale? Risponde Sebastiano Blancato, direttore del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione della Cuneo 1: “Il consumo abituale di sale è associato all’ipertensione arteriosa, alla quale, secondo l’OMS, sono attribuibili il 62% dei casi di ictus cerebrale e il 49% dei casi di cardiopatia ischemica. Le malattie cardiovascolari, di cui l’ipertensione è fra i principali fattori di rischio, rappresentano la prima causa di morte per le persone sopra i 60 anni e la seconda per quelle tra i 15 e i 59 anni. Il consumo di sale è inoltre associato ad altre patologie cronico-degenerative. E’ stato scelto il pane per la campagna di riduzione del sale perché esso è un alimento simbolo nell’alimentazione degli italiani, è presente quasi in ogni pasto della giornata, sia nella forma tradizionale che grissini o come base per altre specialità da forno; può fungere da catalizzatore per favorire altre scelte positive da parte dei consumatori”.
L’Asl CN1, capofila in Piemonte per la realizzazione di questo progetto, è stata anche la prima Azienda sanitaria a partire con il progetto, con corsi di informazione/formazione per i panificatori aderenti, a promuovere azioni educative rivolte alla scuola e alla popolazione e a soggetti a rischio e veicolare informazioni corrette anche mediante i medici di famiglia. I Panificatori si impegnano a rispettare un disciplinare di produzione e a divulgare corrette informazioni di salute rendendo visibili nei loro esercizi poster e opuscoli sull’iniziativa.
Il prossimo appuntamento è in programma a Savigliano giovedi 21 maggio, dalle 17.00 alle 19.00, nella saletta del dipartimento di Prevenzione in via Torino 143 1° piano (ex Enel).