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Scuole e corsi | 25 maggio 2015, 11:05

"La Buona Scuola non è questa": i sindacati si mobilitano in modo compatto con iniziative a tutto campo

Lo sciopero breve degli scrutini, una fiaccolata della cultura, tavola rotonda e un microfono aperto alla cittadinanza

"La Buona Scuola non è questa": i sindacati si mobilitano in modo compatto con iniziative a tutto campo

Le sigle sindacali della scuola, in modo congiunto, questa mattina hanno presentato le iniziative, a livello provinciale, contro la "Buona Scuola".Erano presenti Daniela Bedino per la FLC Cgil; Attilio Varengo per la Cisl Scuola; Pasquale Laise per la Uil Scuola; Antonio Antonazzo per la Gilda e Graziella Dogliani per lo Snals.

Si comincerà il 5 giugno, con una "Fiaccolata per la cultura", che terminerà con un incontro in serata, alle 21, presso lo Spazio Incontri della CRC. Verranno presentate idee, proposte e proteste per "riformare davvero la scuola". Alla tavola rotonda sono invitate le forze politiche e i parlamentari della Granda, oltre agli insegnanti e a tutto il personale della scuola, oltre a tutta la cittadinanza.

Il 10 giugno, dalle 17.30, in largo Audifreddi - la piazzetta del Comune - ci sarà uno "speaker's corner": chiunque potrà dire la sua, pubblicamente, sulla "buona scuola". L'invito è a raccontare la scuola che si vorrebbe, in un momento in cui i sindacati, in modo compatto come non accadeva da tempo, denunciano senza se e senza ma la non bontà di questa riforma.

L'azione più forte sarà quella dello sciopero degli scrutini, per la prima ora e per i primi due giorni. Basta l'adesione di un solo insegnante, e lo scrutinio sarà riconvocato e differito al massimo entro i cinque giorni successivi. Questo non varrà per le classi che devono fare l'esame, quindi non si potrà fare per le terze medie e le quinte superiori.

Ma quali sono i punti sui quali le organizzazioni sindacali stanno dando battaglia?

-Le assunzioni: non si possono lasciare fuori decine di migliaia di docenti e Ata oggi in servizio con contratto a tempo determinato.

-No al potere dei dirigenti di conferire incarichi ai docenti attraverso la chiamata diretta dagli albi territoriali.

-No alla valutazione dei docenti con criteri arbitrari e la costituzione di commissioni prive delle necessarie competenze.

-Regolazione per contratto di tutte le materie che hanno ricadute su aspetti normativi e retributivi del rapporto di lavoro.

-Impegni precisi per il rinnovo del contratto nazionale.

barbara simonelli

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