Un emozionante viaggio nella musica, quello andato in scena la sera di domenica 30 agosto a Fossano. In un teatro “Portici” gremito in ogni ordine di posto, il concerto dei "Neri per Caso" ha concluso alla grande la seconda edizione di Vocalmente, il Festival internazionale vocale della città “buona”. Ciro Caravano, i fratelli Gonzalo e Mimì Caravano, cugini tra loro, e i loro amici di sempre, Mario Crescenzo, Massimo de Divitiis e la novità Daniele Blaquier hanno proposto un interessante e variegato repertorio per quasi due ore di spettacolo. Dal reggae alla tradizione napoletana, passando per i grandi successi della musica italiana, rap compreso, tutto rigorosamente “a cappella”, ossia con il solo utilizzo delle voci, eseguiti senza il contributo di strumenti musicali. E diciamola francamente: tanto erano bravi i sei ragazzi salernitani che la differenza non si è sentita affatto. I vecchi successi hanno così riassunto nuova linfa dinanzi a una folla di spettatori appassionati, brani che hanno reso celebre sin da subito il sestetto a suon di cover e a ritmo di “battiti di mani e pugni sul petto”. E che dire delle mosse sul palco? Beh, da lì manco si vedeva ch’erano passati vent’anni dal loro debutto. Dopo tutto questo intervallo i “Neri per caso” sono rimasti gli stessi, con la stessa simpatia e la stessa capacità di coinvolgere il pubblico. Grazie a quel sound inconfondibile, questo lasso di storia della musica italiana è parso lo stesso d’un tempo.
L’esibizione si apre con la musica internazionale, grazie ad una particolare rivisitazione del successo di Sting “Englishman in New York”, ma ritorna subito entro i confini con “Tempo” di Jovanotti, scandito da un ritmo pulsante, mitigato dalla dolcezza del brano “Donne” di Zucchero. Ed arrivano “Viva la Mamma”, “Le Ragazze” (6 dischi di platino) brano con cui trionfarono alla sezione Nuove Proposte del Festival di Sanremo 1995. Dal loro penultimo album “Angoli Diversi”, interpretano brani di grande successo con personaggi di primo piano della musica italiana, come “Via”, cantata con Claudio Baglioni. Spazio anche per il tributo ad un loro idolo: "Abbiamo gusti musicali diversi, ma tutti e sei andiamo d'accordo su due nomi: i Beatles per la musica internazionale e Pino Daniele per quella italiana" spiega Mario Crescenzo, autentico mattatore della serata. Giunge dunque ”Je so Pazzo”. Eclettici come non mai, passano con disinvoltura da un brano internazionale ad uno regionale: “A città 'e Pulecenella”, con l’inserto inedito: “A città 'e Giacometta”, a firma di Mimì Caravano e nato da una divagazione carnevalesca, che tanto ha divertito la platea.
Le voci armoniose del sestetto hanno letteralmente conquistato fan e appassionati tanto da sorprendere gli stessi cantanti: "Dopo tanti anni di carriera non ci siamo ancora abituati ad esibirci davanti a molta gente. Tutto questo pubblico ci rende davvero timidi - scherzano prima di proporre altri cavalli di battaglia -. Oltre ai nostri nuovi lavori le persone durante i concerti ci richiedono tutte le canzoni dei nostri dischi. E noi vi canteremo tutto il nostro repertorio. Ne avremo per otto ore circa". Ma tra un brano e l'altro e il fitto dialogo con il pubblico, le otto ore si concentrano e trascorrono in fretta. Viene spiegato il perché del loro nome: "Ci vestivamo con la lupetto nera e poi la matrice della nostra musica viene dal soul e dal gospel, l'autentica musica nera". Come stelle cadenti arrivano evergreen della musica mondiale: “Guantanamera” e “Give peace a chance” di John Lennon, quest’ultimo cantato in coro con il disciplinato pubblico. L’Interazione diventa totale quando arriva “Centro di gravità permanente” di Battiato o il ritmo latino americano che scatena letteralmente parte dei presenti in sala, che ballano al suono di una salsa coinvolgente. Prima del bis finale, eseguito insieme a Tobias Hug, il direttore artistico della manifestazione e che ha visto la riproposizione di un “Give peace a chance”, mixato e shakerato, ecco arrivare la buonanotte sulle note di “Sentimento, pentimento”. Da ricordare che il famoso gruppo è stato preceduto dalle performance dei vincitori del Maina Contest e “Vocaloops”, gli “Upsweep” e il giovane Jarno Ibarra, presentati dai membri dell’organizzazione e dal sindaco di Fossano, Davide Sordella, che non hanno mancato di ringraziare il pubblico e gli ideatori/fattori del riuscitissimo evento.
Una sinergia che ha visto scendere in campo Fondazione Fossano Musica in collaborazione con la Regione Piemonte e sponsor quali il Comune di Fossano, Maina, CRF, Terre dei Savoia e Comunicazione & Pr - Faro Music Italia. Il concerto, che ha consentito ai presenti di trascorrere una serata spensierata, avvolti da una atmosfera sognante, finisce poco prima della mezzanotte con il gradito omaggio di un panettone, offerto ad ogni spettatore dall’azienda Maina. Un dolce happy end per una città, Fossano, che nei giorni di “Vocalmente” ha registrato numeri esagerati, soddisfacendo appieno l’appetito di cultura.