Al via il 4 giugno il "Big Bench Tour": Chris Bangle visita tutte le sue panchine giganti

Un tour di 15 ore in totale, di cui oltre 9 alla guida di una BMW 6 cabrio, per visitare ognuna delle panchine giganti finora installate. Chris Bangle - designer americano residente nelle Langhe - compierà l'impresa il 4 giugno, partendo alle 4.25 di mattina dalla Borgata Gorrea di Clavesana, sede della prima panchina installata, per giungere alle 19.57 all'agriturismo il Palazzetto, sempre a Clavesana, dove si trova la panchina gialla. In mezzo, altre 17 panchine giganti, nei dintorni e non solo visto che il tour sconfina dalle Langhe per raggiungere anche Prato Nevoso e la Liguria, con Roccavignale.

All'arrivo a ogni tappa, una sosta di 15 minuti esatti per salutare e ringraziare personalmente la gente del luogo e chi ha installato e voluto le panchine, nel contesto del progetto no profit BigBench Community Project (www.bigbenchcommunityproject.org).

L'idea del tour è nata dalla constatazione che, visto il numero ancora crescente di panchine in via di installazione, a breve sarà davvero difficile compiere il giro in una sola giornata. Chris Bangle vuole quindi rendere omaggio a tutto il territorio con questa iniziativa, portando un saluto alle comunità in cui le panchine giganti sono state installate: «Le panchine gigantihanno trovato una splendida sistemazione in tantissimi posti nelle Langhe, e oltre al loro confine, grazie ai sostenitori e ai volontari. In questi tempi è importante salutare coloro che con passione portano benessere e gioia a tutti, contribendo a far conoscere luoghi unici e preziosi» spiega.

Durante il tour, alle 15.53 precise, Chris Bangle raggiungerà l'ultima nata fra la grandi panchine, la n. 19 di Costigliole di Saluzzo. Con le altre già in via di installazione, presto si raggiungeranno numeri ancora più grandi.

La prima Grande Panchina è stata realizzata nel 2010 da Chris Bangle sul terreno della Borgata a Clavesana, sua residenza e studio, come installazione affacciata sul paesaggio e accessibile ai visitatori. L’idea delle panchine fuori scala non è inedita, ma lo è il contesto. Il cambio di prospettiva dato dalle dimensioni della panchina fa sentire chi vi siede come un bambino, capace di meravigliarsi della bellezza del paesaggio con uno sguardo nuovo.

La panchina è divenuta in poco più di un anno un’attrazione per i visitatori della zona. Chris Bangle: «E’ una grande lezione nell’utilizzo dell’innovazione contestuale. Siamo così ossessionati dallo scoprire cose sempre nuove che spesso ci neghiamo l’interessante esperienza di sperimentare cose ben conosciute ma in un contesto diverso».

Nel corso degli ultimi cinque anni, molte altre panchine ufficiali sono state costruite in zone vicine, da privati cittadini e in un caso – quella di Carrù – dalla comunità locale (ma senza fondi pubblici, solo grazie a sponsor privati). BBCP ha fornito gratuitamente disegni e indicazioni ai costruttori delle panchine, chiedendo come unica condizione che fossero poste in un punto panoramico, su un terreno accessibile al pubblico e che rispettassero lo spirito social con cui era nata la prima: non un’installazione privata, ma parte di un’esperienza collettiva che tutti possono condividere e sperimentare venendo in queste zone.