Riceviamo e pubblichiamo, qui di seguito, la lettera che i soci della Cooperativa Giocolegno di Brossasco hanno inoltrato ieri, 14 settembre, ai sindaci dell’Unione dei Comuni della Valle Varaita.
La missiva, per completezza d’informazione, giunge dopo l’elezione del sindaco di Brossasco Marcello Nova come assessore dell’Ente Unione, che ha scaturito nei soci della cooperativa queste riflessioni.
“Da che parte sta la politica?
Spettabili sindaci e amministratori della Valle Varaita, il 19 aprile di quest’anno il sindaco di Brossasco, Marcello Nova, denunciava la Valle Varaita Giocolegno, società cooperativa di Brossasco, a numerosi organi di controllo (Vigili del fuoco, SpreSal e alcuni giorni dopo anche al vigile urbano e all’ufficio tecnico comunale), richiedendo una serie di controlli.
La denuncia del sindaco seguiva di pochi giorni la segnalazione allo stesso, da parte di un socio della cooperativa, di alcuni atti amministrativi che potevano configurare conflitti di interesse, circa l’affidamento di appalti e lavori, da parte del Comune, a parenti stretti di assessori e consiglieri comunali.
Alla richiesta di spiegazioni, avanzata da consiglieri di maggioranza e di opposizione, per tre mesi il sindaco negava l’esistenza della lettera e di esserne lui l’autore e, solamente quando l’evidenza dei fatti lo smentiva, scriveva una lettera di scuse con la quale, a nostro avviso, ammetteva la ritorsione nei nostri confronti.
In conseguenza di ciò tre consiglieri comunali rassegnavano le dimissioni.
Fin qui i fatti.
La denuncia del sindaco Nova nei nostri confronti, in quanto tale e per le motivazioni che l’hanno scatenata, è l’atto più grave e vile che un primo cittadino possa commettere nell’esercizio delle sue funzioni.
Con questa pubblica lettera vogliamo ringraziare i consiglieri Laura Volpi, Cinzia Martina e Domenico Giusiano che dimettendosi dal Consiglio comunale hanno compiuto un gesto che li onora.
Ringraziamo altresì i consiglieri Patrick Ribodetti, Paolo Amorisco e Meo Beoletto che con loro dichiarazioni e interrogazioni hanno tenuto viva l’attenzione sulla vicenda.
Ma non tutti gli amministratori pubblici hanno avuto la stessa sensibilità.
Abbiamo appreso dai giornali locali che il 26 luglio, quando la vicenda brossaschese era nota da tempo, il sindaco Nova è stato eletto assessore nell’Unione montana, votato da gran parte dei sindaci della Valle Varaita.
Questa notizia ci ha stupiti e indignati. Ci siamo chiesti se i sindaci della Valle Varaita, in particolare coloro che hanno votato Nova, si siano resi conto della gravità di quanto sta accadendo a Brossasco.
Probabilmente no.
E allora Vi chiediamo la cortesia di venire a trovarci presso la nostra sede a Brossasco, vi daremo conto compiutamente dei fatti e dei documenti che li comprovano.
Ma intanto Vi chiediamo fin da subito un segnale forte e concreto: di prendere le distanze da chi ha compiuto un atto così grave nei nostri confronti, di neanche sedersi accanto a chi, con un atto sconsiderato, ha messo in forse la sopravvivenza di un’azienda del proprio paese.
Ogni giorno che passa aggiunge incredulità e dolore in chi come noi è stato vittima di un atto così vile, e non potremo mai credere che una comunità e i loro rappresentanti non siano in grado di reagire con fermezza ad un fatto così grave. Fatelo anche per la gente della Valle Varaita che rappresentate e che non si riconosce in questi metodi inaccettabili.
Vi aspettiamo. Cordiali saluti”.
Elio Danna, Vittorio Fino, Antonella Martina, Valter Tonda













