Mercoledì 14 settembre il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha effettuato un lungo tour nella provincia “Granda”. Ad accompagnarlo durante le varie tappe, per raccontargli le eccellenze e le difficoltà del territorio, il viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il cuneese Andrea Olivero.
Ripercorriamo con il viceministro l’intensa giornata vissuta dal premier. Partiamo dalla visita alla Scuola di Bagnolo Piemonte e al Polo scolastico di Mondovì Piazza. “Il presidente Renzi ha potuto vedere la concretezza e la capacità dei nostri amministratori, che chiedono più attenzione per i Comuni, ma che, al contempo, sanno trovare le soluzioni per dare servizi ai propri concittadini. Le due bellissime scuole ne sono un esempio. Renzi ha annunciato che tutti i soldi necessari per l’edilizia scolastica saranno svincolati: la stabilità delle scuole per i nostri ragazzi vale di più della stabilità dei patti economici”.
Poi, l’economia con la visita agli stabilimenti Ferrero di Alba, Venchi di Castelletto Stura e Merlo di Cervasca.
“Tre aziende molto diverse, ma unite dal fatto che stanno aiutando la ripartenza - e molto, nell'ultimo anno, anche grazie al Jobs Act - e che hanno creduto fortemente nell’innovazione e nella qualità come fattore competitivo. Renzi ha ascoltato le analisi di imprenditori capaci e parlato con molti lavoratori: fieri del loro lavoro e della loro azienda. Gli sono state presentate anche le criticità - in particolare la burocrazia e la mancanza di infrastrutture - ed il confronto è stato molto aperto, schietto, produttivo”.
L’incontro con il Consorzio di allevatori “La Granda” e il pranzo insieme a Farinetti, fondatore di Eataly. “Anche la tappa a Genola è stata assai più che un pranzo. “La Granda” è un’esperienza formidabile che rappresenta uno dei vertici del nostro allevamento da carne e una concreta speranza per molti allevatori che oggi vivono una crisi drammatica. Dimostra che la qualità, se reale e resa ben visibile, dà frutti concreti di reddito e di soddisfazione. Il cuneese è all'avanguardia sull’agroalimentare e Renzi si è complimentato per quanto ha visto e ascoltato. Inoltre, ha promesso di esportare questo modello vincente”. La conclusione al teatro Toselli di Cuneo, per il sostegno al sì nel referendum sulla Riforma Costituzionale.
“Un bagno di folla e una buona occasione per ribadire la bontà della Riforma che ci apprestiamo a votare. Mi ha colpito la semplicità dell’intervento del premier: ragionamenti puntuali, non polemici, alla portata di tutti i cittadini. Anche le citazioni, da Einaudi a Pavese, denotano che Renzi ha voluto parlare al cuore, ma ancor più alla testa dei cuneesi”. Cosa ha rappresentato per la provincia di Cuneo la visita del presidente del Consiglio? “Migliaia di cittadini hanno toccato con mano che lo Stato non è lontano, nei palazzi romani, ma sa essere presente sul territorio e vicino ai problemi quotidiani delle persone. Renzi ha un’enorme carica umana e ha sorriso, discusso, scherzato con bambini e sindaci, con critici e sostenitori, con imprenditori e operai. E, soprattutto, ha ascoltato, ma anche dato risposte: autostrada, opere pubbliche, piccoli Comuni. Su questi temi ha dato a noi, rappresentanti del territorio, precise indicazioni di marcia per giungere al risultato”.
Secondo lei, Renzi quale impressione ha tratto di questo territorio? “Avendo avuto l’onore di seguirlo dalla partenza a Roma fino al rientro, posso dire che, tappa dopo tappa, manifestava stupore e soddisfazione. Ha visto un territorio che, anche tra le difficoltà, coltiva la speranza. Persone concrete, serie, che non mollano. E ripartendo ha detto: “Ho respirato una boccata di aria buona, che rigenera”.





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