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Attualità | 15 ottobre 2016, 12:43

Lurisia: si va verso il trasferimento di alcuni migranti

La prossima settimana potrebbero esserci novità su questo fronte. Chi resterà, invece, sarà coinvolto in un progetto di formazione lavorativa, che dovrebbe portare al recupero dell'ex edificio scolastico

I migranti ospiti a Lurisia, qui nella foto con le divise indossate durante l'attività di volontariato "Per Un Mondo Migliore"

I migranti ospiti a Lurisia, qui nella foto con le divise indossate durante l'attività di volontariato "Per Un Mondo Migliore"

"Stiamo valutando la situazione con la Prefettura. Probabilmente ci saranno degli allontanamenti, forse già questa settimana, e riguarderanno coloro che hanno ispirato la protesta di giovedì scorso". Le parole di Federico Musso, rappresentante della cooperativa "L'isola di Arie", che si occupa della gestione dei migranti ospiti presso l'ex hotel "Everest" di Lurisia, non lasciano spazio a fraintendimenti: alcuni di loro saranno trasferiti presso altri centri di accoglienza.

Una svolta a cui si è giunti in seguito all'incontro andato in scena a Cuneo venerdì 7 ottobre tra il sindaco di Roccaforte Mondovì, Paolo Bongiovanni, e il Vicario del Prefetto, Maria Antonietta Bambagiotti, avvenuto nelle 24 ore successive alla contestazione a cui hanno dato vita 44 richiedenti asilo, scesi in strada a lamentarsi per le lungaggini burocratiche legate all'ottenimento dei documenti per il riconoscimento dello status di "profughi", alla mancata attivazione dei corsi d'italiano, alla scarsa qualità del cibo e alla poca acqua a loro disposizione.

Proprio su quest'ultimo argomento, si era aperta una diatriba, che ha coinvolto anche "Mondo Acqua"; infatti, presso il vecchio albergo al cui interno sono alloggiati i migranti, negli ultimi periodi si sono registrati dei consumi quasi irreali (450 litri giornalieri pro capite). Inizialmente, si pensava che tali numeri fossero legati a una qualche forma di protesta, ma in realtà la colpa non è da attribuirsi in toto ai giovani africani. "Noi abbiamo fatto loro un discorso educativo affinché imparino ad avere un corretto uso dell'acqua, però questi consumi esagerati non dipendevano del  tutto da loro - ha spiegato Musso -. In effetti, è stata individuata una perdita in una casa non di nostra proprietà adiacente all'"Everest", che faceva girare i contatori giorno e notte. La questione è stata risolta e ora siamo tornati a cifre accettabili, pari a 10 metri cubi quotidiani di acqua".

Per ciò che concerne le altre problematiche evidenziate dai richiedenti asilo, Musso ha dichiarato che "le lungaggini burocratiche non possono essere risolte dalla Prefettura e rappresentano un problema a livello nazionale", mentre i corsi d'italiano "sono già stati effettuati dodici mesi fa, tanto che coloro che hanno ottenuto buoni risultati nel procedimento di alfabetizzazione hanno iniziato a frequentare lunedì scorso una scuola media per stranieri a Mondovì in orario diurno (8.30-13). Per tutti gli altri, le lezioni ricominceranno a breve con un progetto di formazione-lavoro, per il quale ci siamo impegnati molto con il sindaco".

Proprio il primo cittadino roccafortese ci ha illustrato gli estremi e le finalità di quest'iniziativa: "Dall'esigenza di disporre di un'aula scolastica al di fuori dell'ex hotel - ha raccontato -, abbiamo proposto alla cooperativa "L'isola di Ariel" di sistemare a tale scopo il fabbricato presso cui sorgevano le vecchie scuole elementari di Lurisia, chiuse nel 1986. L'intenzione è quella di insegnare un mestiere ai migranti e, usufruendo della loro manodopera, recuperare un contenitore vuoto, concedendo loro la possibilità di restituire qualcosa alla comunità che li ospita. Chiaramente, l'edificio andrà poi a ospitare le loro lezioni, ma sarà adibito anche ad altre destinazioni. Speriamo di poter tradurre presto in realtà questa nostra intuizione".

Alessandro Nidi

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