/ Eventi

Che tempo fa

Eventi | 21 maggio 2017, 17:00

Concluso al Mucci di Bra il progetto "Save" della Fondazione Crc

Si tratta di un progetto, avviato sperimentalmente lo scorso anno scolastico ed andato a regime quest’anno, che ha dato alle scuole secondarie ed ai centri di formazione della provincia Granda l’opportunità di partecipare a dei percorsi di educazione economica-finanziaria tenuti dagli esperti di Taxi 1729

Concluso al Mucci di Bra il progetto "Save" della Fondazione Crc

Negli ultimi anni si è molto insistito sull’esigenza che la scuola sviluppi nei sui allievi quelle competenze che, pur se non sempre immediatamente spendibili sul mercato del lavoro, appaiono necessarie per far acquisire loro consapevolezza circa l’assetto della società in cui vivono.

I contenuti caratterizzanti siffatte competenze si atteggiano secondo molteplici accezioni e tra queste si segnalano quelle legate ad una corretta educazione economica e finanziaria delle persone. Quest’ultima, a sua volta, è finalizzata a far maturare negli individui una conoscenza delle regole basilari per valutare criticamente le scelte di consumo e di investimento finanziario effettuate nella quotidianità. Non si tratta, quindi, di un tipo di educazione che mira a creare competenze per dare alla società imprenditori rampanti o maghi della Borsa bensì a permettere alle persone di ponderare con cognizione di causa le diverse opportunità (o presunte tali) che gli operatori economici di volta in volta prospettano. E’ questo un aspetto sul quale vale la pena soffermarsi.

Negli ultimi lustri la cronaca giudiziaria si è interessata di vicende finanziarie assai ambigue aventi come vittime tanti ignari risparmiatori che hanno visto svanire i loro risparmi (basti pensare a casi come Parmalat, Cirio e quello più recente di Banca Etruria ed altre). Parliamo di vicende certamente originate da comportamenti poco corretti tenuti dai vertici aziendali; tuttavia, è innegabile che nell’origine di molte di esse ha avuto un peso non indifferente la scarsa cultura finanziaria delle vittime. Del resto i numeri parlano chiaro: un’indagine internazionale dell’OCSE sulle conoscenza economiche-finanziarie di base diffuse nei vari paesi colloca in una posizione decisamente poco lusinghiera la popolazione italiana, surclassata anche da quella di paesi con un livello di sviluppo economico meno avanzato rispetto al nostro.
Sulla base di queste considerazioni merita dare il giusto rilievo al progetto sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo intitolato SAVE (Scuola Aperta Verso l’Economia).

Si tratta di un progetto, avviato sperimentalmente lo scorso anno scolastico ed andato a regime quest’anno, che ha dato alle scuole secondarie ed ai centri di formazione della provincia Granda l’opportunità di partecipare a dei percorsi di educazione economica-finanziaria tenuti dagli esperti di Taxi 1729, la società di divulgazione scientifica con sede a Torino di notorietà (anche mediatica) nazionale la quale ha certamente dato un ulteriore valore aggiunto al progetto. Tali percorsi sono stati rivolti dapprima ai docenti interessati e successivamente alle classi delle numerose scuole della provincia che hanno aderito al progetto.

Proprio in questi giorni gli esperti di Taxi 1729 stanno tenendo nelle varie scuole le conferenze conclusive del progetto che prendono spunto da un dato – anche questo poco lusinghiero per il nostro paese – risultante stavolta da un’altra indagine, svolta dalla Banca d’Italia, secondo cui una fetta consistente della popolazione italiana nella scelta del consulente finanziario al quale affidare i propri risparmi pare privilegiare, più che l’affidabilità professionale, la simpatia di quest’ultimo.

Un dato questo che forse più di tutti evidenzia le carenze di competenze adeguate in campo economico e finanziario degli Italiani. Ebbene proprio le conferenze finali del progetto SAVE stanno rendendo palese quanto possa essere deleterio un simile modo di ragionare.

Tra le scuole che hanno preso parte al progetto SAVE vi è anche l’Istituto Velso Mucci di Bra che ha coinvolto quattro classi terze dell’indirizzo dei servizi commerciali e dei servizi enogastronomici e dove l’evento conclusivo si è svolto lo scorso 2 maggio.
Visto l’interesse ed il riscontro chiaramente positivo dimostrato dagli allievi del Mucci (e sicuramente anche dagli studenti delle altre scuole), la speranza è che iniziative come questa della Fondazione siano ripetute nel tempo affinchè le future generazioni di risparmiatori possano essere più preparate dei loro genitori nel muoversi nei labirinti dell’economia e della finanza.

cs

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium